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Prosegue oggi via internet la quinta edizione del festival IsReal

NUORO. Prosegue oggi, sabato 5 dicembre, la quinta edizione di IsReal - Festival del cinema del reale. Il festival è organizzato dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna con la...

05 dicembre 2020
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NUORO. Prosegue oggi, sabato 5 dicembre, la quinta edizione di IsReal - Festival del cinema del reale. Il festival è organizzato dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna con la partecipazione di Fondazione di Sardegna e Fondazione Sardegna Film Commission. Per via dell’emergenza sanitaria in corso, il festival per la prima volta non si svolgerà nella sua casa, l’Auditorium G. Lilliu di Nuoro, ma avrà bensì luogo sulla piattaforma online di MYmovies.it.

Debutta la nuova sezione Camineras, un itinerario filmico fuori concorso dedicato ad alcune opere realizzate in Sardegna o da registi e registe sarde. Alle 11 saranno disponibili sulla piattaforma tre cortometraggi girati nell’isola: Padenti di Marco Antonio Pani, sull’estrazione del sughero nella foresta di Is Pranus; Il rito di Silvia Perra, sul rito magico e curativo della medicina dell’occhio nella piccola comunità agro-pastorale di Assolo; Intre montes di Antonio Frascella, che vede protagonista l’ex ergastolano Annino Mele. Il Concorso Internazionale continua il proprio viaggio approdando in Est Europa e in Sudamerica. Alle 15 Then Comes the Evening di Maja Novaković e Invisible Paradise di Daria Yurkevich offrono due ritratti di comunità rurali, rispettivamente nella Bosnia orientale e in Bielorussia.

Il primo cortometraggio ha per protagoniste due anziane donne che vivono in completo isolamento e a stretto contatto con la natura, prendendosi cura di sé reciprocamente e conducendo un’esistenza semplice, fatta di piccoli gesti quotidiani e in comunione con l’ambiente circostante. Attraverso canti e rituali, comunicano con le forze della natura per salvare il proprio raccolto dalla grandine e dalle intemperie, svelando il potere di antichi saperi senza tempo.

Nel secondo mediometraggio, le esistenze delle sorelle Yulia, Alesia e Olya sono scandite dai ritmi del mondo campestre, nonostante vivano pericolosamente vicine alla famigerata Zona di Esclusione di Chernobyl.

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