La Nuova Sardegna

Nuoro

Macomer ha l’Usca pazienti all’Rsa

di Alessandra Porcu
Macomer ha l’Usca pazienti all’Rsa

Ufficializzata l’operatività dell’Unità speciale, avrà 6 medici La struttura di Nuraghe Ruju accoglierà i positivi non gravi

11 dicembre 2020
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MACOMER. L'Usca del Distretto sanitario di Macomer è pienamente operativa. Sei i giovani medici che la compongono. «Di volta in volta – ha spiegato Carlo Fadda, coordinatore provinciale delle Unità speciali di continuità assistenziale – saranno affiancati da un collega con più anni di esperienza alle spalle. Posso comunque affermare che si stratta di un equipe di professionisti seri e preparati». A ospitare quella che può essere definita la “guardia medica dei pazienti Covid”, sarà un'ala della Rsa “Sereni Orizzonti”. «Ringrazio la dirigenza della struttura per aver messo a disposizione i locali. Impresa non facile in tempo di pandemia», ha sottolineato la commissaria Covid della Assl di Nuoro. Gesuina Cherchi, nel corso del lungo incontro, ieri mattina nell'aula consiliare del Comune di Macomer alla presenza di sindaci, operatori sanitari e dirigenti scolastici del Marghine, ha reso noto che la Residenza sanitaria assistita di Nuraghe Ruju è pronta per accogliere i soggetti positivi al coronavirus con sintomi lievi che non necessitano del ricovero in ospedale. «In questi ultimi mesi il Servizio di Igiene pubblica di Nuoro e Macomer non è stato in grado di rispondere appieno alle necessità della popolazione. Il motivo lo conosciamo – ha ammesso il direttore, Ugo Stocchino –, ed è la carenza di organico. Ora le cose miglioreranno. Il commissario straordinario dell'Ares, Massimo Temussi, ha promesso nuove assunzioni. Questo ci permetterà di fronteggiare l' avanzata del virus che nella provincia di Nuoro, nella solo giornata del 3 dicembre, ha registrato 120 contagi. Numeri preoccupanti che impongono un impegno massiccio». Parole confortanti per gli amministratori locali che troppo spesso, dall'inizio della pandemia, si sono sentiti abbandonati a se stessi. «Chiediamo che gli errori del passato non vengano ripetuti – hanno ribadito in coro –. Siamo soddisfatti che il Marghine abbia l’Usca. Ora, però, si potenzi il Servizio di Igiene pubblica. Le nostre comunità hanno diritto a essere ascoltate e curate. È inaccettabile che decine e decine di persone si trovino da settimane in isolamento, alcune in attesa del tampone o di un certificato di fine quarantena». A fare le loro rimostranze anche i medici di base. «Siamo oberati di lavoro. Ora dovremo effettuare pure i tamponi e questo renderà più gravoso il nostro compito», ha detto Luigi Porcu. A chiudere l'incontro, la direttrice della Assl di Nuoro, Grazia Cattina. «È nostra intenzione mantenere operativo il laboratorio analisi del Poliambulatorio di Macomer».

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