La Nuova Sardegna

Nuoro

L’INSTALLAZIONE 

«Logorati dal tempo in attesa di una svolta»

NUORO. Oltre tre anni trascorsi ad aspettare risposte a fronte delle promesse di interventi rapidi per la messa in sicurezza del tracciato. Trascorsi invano, visto che quella curva è rimasta tale e...

03 gennaio 2021
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NUORO. Oltre tre anni trascorsi ad aspettare risposte a fronte delle promesse di interventi rapidi per la messa in sicurezza del tracciato. Trascorsi invano, visto che quella curva è rimasta tale e quale: e il comitato #AdessoBasta, animato da Giovanni Pintor, il fratello di Francesco e Matteo che in quell’incidente li vide morire, lo ha voluto rappresentare con dieci installazioni dislocate nella città. C’era stato un prequel ad agosto, nell’ex Artiglieria: ora, e fino al 6 gennaio, un pezzo di guard-rail dipinto di rosso del sangue delle vittime, un paio di scarpette da basket annodate e sospese accanto alle luminarie, una pallone da basket eternamente sospeso in un canestro, tanto per citarne qualcuna, rimarranno esposte. Poi la mostra si sposterà a Orotelli e nei comuni attorno alla 129. Nel guard-rail (in piazza Satta), sono stati sistemati alcuni fiori. Appassiti. «Come il resto delle installazioni, logorate. Dal tempo: tre anni passati ad aspettare una svolta sono logoranti», ammette Giovanni Pintor. Così come logora la mancanza di punti certi di riferimento, a partire dalla constatazione che la burocrazia è tenace nel celare tempi e modalità. «C’è un termine, ed è accountability, che significa la trasparenza e la responsabilità quando si impiegano risorse pubbliche, sia per l’utilizzo che ne viene fatto, sia per l’efficacia del risultato. Sembra un concetto lontano da quel che sta accadendo attorno a quest’opera», continua.

In questi tre anni, #AdessoBasta, ha fatto di tutto per smuovere coscienze, politica, burocrazia. Ha raccolto 15mila firme per chiedere la messa in sicurezza della strada. Ha mobilitato tecnici, economisti, sociologi, il mondo della scuola. Artisti, tra i quali Manu Invisible. Ecco perché non è un fallimento, nonostante il nulla di fatto da parte di chi avrebbe dovuto dare risposte. Che il 2021 sia l’anno della svolta?(simonetta selloni)

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