La Nuova Sardegna

Nuoro

Addio alla storica pretora con la Sardegna nell’anima

Addio alla storica pretora con la Sardegna nell’anima

Addio a Mariangela Passanisi: 42 anni di carriera tra Macomer, Oristano e Nuoro In magistratura dal 1969, scelse l’isola come prima destinazione e ci restò

23 febbraio 2021
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MACOMER. A Macomer era arrivata nel 1969, appena concluso il periodo da uditore giudiziario. Destinazione, la Pretura. Poi Mariangela Passanisi, in quella che era la sua destinazione di giovane magistrato, ha trascorso la sua vita, mentre la professione la portava in diverse procure dell’isola. Ieri Mariangela Passanisi, 79 anni di cui 42 indossando la toga, si è spenta all’ospedale San Francesco di Nuoro per complicazioni cardiache, dopo una breve malattia. Padre siciliano e madre marchigiana, la giovinezza e gli studi trascorsi a Roma, ma sarda per scelta di vita, visto che la professione avrebbe potuto portarla altrove. A partire dall’esordio, come aveva raccontato alla Nuova nell’intervista che Valeria Gianoglio le fece a ridosso della pensione, «Ero stata destinata a Milano ma non ci volevo andare perché non volevo la nebbia». Il destino la aiuta e lei ci mette tanta tenacia. Si presenta nella sede del Csm, è decisa a chiedere il cambio della destinazione. Fortuna vuole che sulle scale del Consiglio superiore della magistratura trovi un giovane collega. Anche lui disperato. «Mi hanno destinato in Sardegna» le spiega. Mariangela Passanisi non se lo fa ripetere due volte: «Che ne dici se ci scambiamo la sede?». E Sardegna fu, per sempre.

Una carriera tra Macomer, Oristano, Nuoro. Prima donna magistrata nell’isola. Paga lo scotto di un ambiente a trazione maschile, ma fa dell’ironia l’arma per combattere chi gliene vorrebbe fare una colpa.

A Oristano sostituto procuratore prima, con Tommaso Contino procuratore: «Mi diceva sempre che chi fa il nostro mestiere i processi non dovrebbe mai “sposarli”, perché sono come amanti traditori, e poi si rischia di rimanere delusi». Poi alla Procura di Nuoro,

Anni difficili per una criminalità pesante. Omicidi, faide. Mariangela Passanisi non si risparmia. Dirà che «Non c’è mai stato giorno in cui non sia stata felice di andare in ufficio». Fa la spola tra Macomer, dove mette su casa e famiglia, e là dove la porta il lavoro. Nell’isola che l’aveva accolta giovane e alle prime armi, trova felice la sua dimensione. E nelle aule si dimostra acuta, conoscitrice profonda di una realtà sulla quale non ha mai voluto esprimere giudizi sociologici «c’è chi lo fa molto meglio di me» ma osservando la società da un punto di vista privilegiato e spesso dolente come sono le aule di giustizia.

Oggi alle 10.30 alla chiesa di San Francesco ci sarà l’ultimo saluto per questa donna minuta e forte, che ha attraversato 40 anni della storia giudiziaria della Sardegna con intelligenza e ironia.(si.se.)

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