La Nuova Sardegna

Nuoro

Macomer, incognita dopo il sequestro delle locomotive

di Paolo Maurizio Sechi
Macomer, incognita dopo il sequestro delle locomotive

MACOMER. L’intervento, martedì mattina, della guardia di finanza e del Nucleo tutela del patrimonio culturale su disposizione della Procura di Cagliari in quattro scali ferroviari dell’isola, ha...

25 febbraio 2021
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MACOMER. L’intervento, martedì mattina, della guardia di finanza e del Nucleo tutela del patrimonio culturale su disposizione della Procura di Cagliari in quattro scali ferroviari dell’isola, ha portato al sequestro di oltre 30 mezzi ferroviari di passata generazione databili tra l’inizio del secolo scorso e i primi anni trenta. Anche quella di Macomer, ex Ferrovie complementari ora in gestione alla sede territoriale ferroviaria dell’Arst, è stata oggetto dell’intervento dei finanzieri e del Noe che hanno posto sotto sequestro diversi mezzi rotabili d’epoca assoggettati al vigente codice dei beni Culturali, e quindi di interesse storico e artistico, che sono stati trovati in stato di abbandono e pessima conservazione.

Tra i mezzi posti sotto sequestro nel deposito della stazione di Macomer, e quindi ritenuti soggetti a vincolo di interesse storico, non solo carrozze passeggeri e carri merci ma anche due locomotive a vapore della Breda del 1913 e 1914. Una di queste è stata ristrutturata nei primi anni novanta e utilizzata inizialmente nella tratta turistica del trenino verde da Macomer a Bosa Marina che trainava la storica carrozza Bauchiero del 1913 che attualmente viene ancora utilizzata nel periodo estivo nella linea turistica con la vecchia motrice diesel LD 611.

La linea Macomer-Bosa, inaugurata il 26 dicembre del 1888 e lunga 58 km, è stata chiusa nel 1981 e riaperta nel 1995 come linea turistica del trenino verde in un percorso che dalla montagna arriva al mare lungo il tortuoso tracciato particolarmente suggestivo per le bellezze naturalistiche e scenari mozzafiato.

Attualmente la sede territoriale ferroviaria Arst gestisce solo la tratta, sempre a scartamento ridotto, Macomer-Nuoro e naturalmente quella turistica per Bosa.

Per l’Arst, che ha preso atto del sequestro effettuato nei diversi depositi ferroviari, i mezzi presenti nei depositi ferroviari sono custoditi ma in attesa di specifici finanziamenti per l’avvio di un programma di recupero degli stessi che richiede un consistente impegno in termini finanziari ed economici.



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