La Nuova Sardegna

SINISCOLA. Giornata da dimenticare per una pensionata invalida di Posada che ieri mattina, dopo essere stata accompagnata da un familiare all’ospedaletto di Siniscola per sottoporsi al richiamo del vaccino Pfizer, è stata rimandata indietro perché le scorte erano finite. La donna che soffre di una grave patologia e non può spostarsi senza la carrozzina, nei giorni scorsi ha ricevuto la chiamata dei sanitari per la seconda dose del vaccino. «Ci siamo mossi per tempo e non le dico la fatica e il disagio per riuscire a far sedere mia sorella nell’auto» dice il fratello che si è prestato ad accompagnarla a Siniscola. Poi nel piazzale del poliambulatorio, il nuovo trasbordo dall’auto alla carrozzina per giungere sino all’ingresso del reparto vaccinazioni. «Qui bussiamo e ci viene detto che non si potevano effettuare le vaccinazioni – spiega l’uomo –. Assieme a noi c’erano altri pensionati e se si considera che si tratta di persone ultraottantenni e in alcuni casi di pazienti con gravi problemi di deambulazione, si è verificato un gravissimo disservizio che ha causato grossi sacrifici sia agli anziani che alle persone che gli accompagnavano. La mancata comunicazione del rinvio oltre ad un atto di correttezza professionale. Per rimediare – conclude – il responsabile del servizio si dovrebbe attivare per inviare i sanitari al domicilio delle persone che ieri hanno fatto il viaggio a vuoto, sarebbe davvero il minimo». Sempre sul tema vaccini, si è invece risolata positivamente la storia del camionista bloccato in casa in attesa dei risultati del tampone. Antonio Manca, il camionista che sabato scorso si era sottoposto ai controlli al porto di Olbia dopo lo sbarco dalla nave proveniente da Livorno, ieri pomeriggio ha ricevuto finalmente la mail che attesta la sua negatività al Covid. L’uomo che domani dovrà fare da testimone di nozze ad un matrimonio di amici a Livorno, si è subito imbarcato per la penisola. (s.s.)