Ferrovia dimenticata, Farris protesta
di Mauro Piredda
Il sindaco di Siniscola si lamenta dell’esclusione del progetto dal Recovery fund
28 aprile 2021
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SINISCOLA. Così centrale tra Nuoro e Olbia e in terza posizione per numero di abitanti tra tutti i centri interessati, Siniscola si era candidata l’estate scorsa ad essere una delle principali fermate della possibile linea ferroviaria tra i due capoluoghi barbaricino e gallurese. E l’aveva fatto in vista dei finanziamenti legati al Recovery fund, consigliando alla politica regionale di investirvi tutte le energie proprio per non perderli.
«La linea – aveva affermato il sindaco Gianluigi Farris lo scorso inverno, con i mesi che scorrevano – rappresenta una proposta strategica di priorità assoluta per l’intera Sardegna in quanto sussiste la possibilità di elaborare le schede tecniche per un progetto che presenterebbe tutti i requisiti richiesti dalle raccomandazioni europee. Il progetto è green – ribadiva Farris –, rompe l’isolamento, argina lo spopolamento, determina crescita e sviluppo».
Di quelle schede, che se ne è fatto? Se il primo cittadino nuorese Andrea Soddu chiedeva tre giorni fa risposte alla Regione, il suo collega siniscolese sostiene di avere avuto «conferma» del loro invio al governo centrale. La colpa – a detta di Farris – sarebbe quindi del premier Draghi e della sua squadra. «Nelle oltre 336 pagine del Piano nazionale di ripresa e resilienza presentato alle Camere non si fa riferimento a grandi opere in Sardegna. È vergognoso; si parla di alta velocità al Sud, con vari progetti, ma dell’alta velocità in Sardegna e di linee ferroviarie non vi è traccia. Unici riferimenti i lavori nella stazione di Oristano e la realizzazione di un ultimo tratto di rete ferroviaria che colleghi i porti di Olbia ed Alghero».
Che fare? Farris ripone le speranze nella Regione: «Sono sicuro che il governatore Solinas si farà portatore degli interessi di tutta l’Isola e riuscirà a portare la discussione della linea ferroviaria fino al Governo di modo che il progetto possa iniziare a muovere i primi veri passi».
Ma anche nella popolazione: «Confido nel fatto che la gente capisca l’importanza della ferrovia e stia al fianco dei propri amministratori, sostenendoli affinché tale operazione vada a buon fine. Mi auguro – conclude il sindaco – per il bene di studenti, lavoratori, anziani e di tutte quelle categorie che potranno trovare giovamento da tale opera, che si possa finalmente vedere un avvio dei progetti».
«La linea – aveva affermato il sindaco Gianluigi Farris lo scorso inverno, con i mesi che scorrevano – rappresenta una proposta strategica di priorità assoluta per l’intera Sardegna in quanto sussiste la possibilità di elaborare le schede tecniche per un progetto che presenterebbe tutti i requisiti richiesti dalle raccomandazioni europee. Il progetto è green – ribadiva Farris –, rompe l’isolamento, argina lo spopolamento, determina crescita e sviluppo».
Di quelle schede, che se ne è fatto? Se il primo cittadino nuorese Andrea Soddu chiedeva tre giorni fa risposte alla Regione, il suo collega siniscolese sostiene di avere avuto «conferma» del loro invio al governo centrale. La colpa – a detta di Farris – sarebbe quindi del premier Draghi e della sua squadra. «Nelle oltre 336 pagine del Piano nazionale di ripresa e resilienza presentato alle Camere non si fa riferimento a grandi opere in Sardegna. È vergognoso; si parla di alta velocità al Sud, con vari progetti, ma dell’alta velocità in Sardegna e di linee ferroviarie non vi è traccia. Unici riferimenti i lavori nella stazione di Oristano e la realizzazione di un ultimo tratto di rete ferroviaria che colleghi i porti di Olbia ed Alghero».
Che fare? Farris ripone le speranze nella Regione: «Sono sicuro che il governatore Solinas si farà portatore degli interessi di tutta l’Isola e riuscirà a portare la discussione della linea ferroviaria fino al Governo di modo che il progetto possa iniziare a muovere i primi veri passi».
Ma anche nella popolazione: «Confido nel fatto che la gente capisca l’importanza della ferrovia e stia al fianco dei propri amministratori, sostenendoli affinché tale operazione vada a buon fine. Mi auguro – conclude il sindaco – per il bene di studenti, lavoratori, anziani e di tutte quelle categorie che potranno trovare giovamento da tale opera, che si possa finalmente vedere un avvio dei progetti».