La Nuova Sardegna

Nuoro

Turismo con idrovolanti per unire mare e interno

di Lamberto Cugudda
Turismo con idrovolanti per unire mare e interno

L’associazione “Più Sardegna” ha interessato i comuni di Tortolì e Baunei I soci: «Possono portare fino a decine di passeggeri, senza limitazioni stagionali»

07 maggio 2021
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TORTOLÌ. Va avanti, non solo con il coinvolgimento dell’Ogliastra, il progetto dell’associazione “Più Sardegna” di creare tante idrosuperfici per potere utilizzare idrovolanti per collegare diverse località sarde, guardando anche alla Penisola e ad altre nazioni. Lo scorso anno, i tre soci di “Più Sardegna”, il tortoliese Fabio Poloni, 62 anni, artigiano-artista che da tanti anni vive a Ovodda, Salvatore Biddau, titolare dell'Aviosuperficie e della scuola di Volo di San Teodoro, e l’architetto di Ovodda, Piero Arberi, effettuarono un tour promozionale in Ogliastra.

Dopodiché, nella cittadina costiera dove ha abitato per oltre tre decenni e mezzo, Fabio Poloni, sempre a fine estate dello scorso anno, incontrò diversi operatori di segmenti legati al settore turismo, anche della ristorazione, come il presidente della Coooperativa pescatori Tortolì, Luca Cacciatori. Fra l’altro, Biddau e Arberi, nell’autunno dello scorso anno, con l’idrovolante dell’associazione, effettuarono, come prova, l’atterraggio in mare (ammaraggio) nelle acque del porto turistico di Santa Maria Navarrese. Una dimostrazione di come questi aeromobili possano atterrare senza alcun problema sia in mare che nei laghi e o nei fiumi.

«Lo scorso anno – ha detto ieri Fabio Poloni – qui in Ogliastra parlammo del nostro progetto di creare una rete di idrosuperfici nell’isola (per alcune abbiamo già chiesto la concessione alla Regione) con idroscalo internazionale nel lago di Gusana ad alcuni amministratori dei Comuni di Tortolì e di Baunei. Ma mentre dai primi non abbiamo avuto risposte, quelli baunesi si sono detti molto interessati. Eppure, incrementare l’utilizzo e l’arrivo di idrovolanti (che vanno dai due fino a quelli da decine di passeggeri) da tutta la nazione e da altri Paesi, può portare grandi benefici a tutti. Oltretutto, per quanto attiene alla nostra isola, la rete di idrosuperfici permetterebbe, proprio grazie agli idrovolanti, di sviluppare fondamentali sinergie per la diffusione del turismo mare-montagna. Obiettivo di cui tanti parlano, anche se poi non fanno seguire fatti concreti per il suo raggiungimento».

A parere di Poloni, tra aviosuperfici (per ultraleggeri, l’associazione di cui fa parte ne ha due) e idrosuperfici, il settore turismo potrebbe crescere in maniera esponenziale, e non solo in estate. «Basta pensare – rimarca – a quanti, avendo un idrovolante a disposizione, la mattina, svegliandosi, decidono di pranzare a Tortolì-Arbatax, e al pomeriggio fare un giro lungo la costa. E poi puntare verso l’interno, per un aperitivo serale».

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