La Nuova Sardegna

Nuoro

Pericolo amianto sull’Ortobene

di Alessandro Mele
Pericolo amianto sull’Ortobene

Allarme a Solotti: tra i rifiuti abbandonati compaiono anche una serie di pannelli di eternit

03 giugno 2021
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NUORO. Pericolo amianto al monte Ortobene. È l’amara sorpresa trovata nella mattinata di martedì da alcuni proprietari di terreni e case nella zona di Solotti: una serie di pannelli in eternit ben impacchettati con un telo di plastica azzurro e delle funi, scaricati presumibilmente nella notte tra domenica e lunedì e adagiate in prossimità della strada di competenza provinciale. Si tratta di un lascito pesante da parte di qualcuno che certamente alza a livelli altissimi l’asticella del pericolo inquinamento: «I pannelli vanno analizzati e smaltiti prima di subito – commentano alcuni proprietari di terreni della zona di Solotti – anche se basta guardarli per capire che si tratta di un pericolo concreto legato alla presenza di tracce di amianto. Si tratta di fatti che accadono nel cuore della notte e che più volte abbiamo segnalato senza avere risposte. Stiamo comunque analizzando i filmati delle telecamere presenti nella zona al fine di fornire ulteriori prove a chi ha il dovere di indagare sull’accaduto». E ancora: «La zona andrebbe bonificata immediatamente considerata la pericolosità delle polveri d’amianto per le persone e per il terreno».

Nell’anno in cui si celebra la 120esima festa del Redentore, il monte Ortobene non è più solo un’oasi verde dal progresso culturale e naturalistico ben avviato ma, purtroppo, registra una forte regressione proprio sul piano dell’inquinamento ambientale: «Il minimo che si può fare è condannare questo genere di gesti. Il problema dell’inquinamento – dice Antonio Costa, presidente del comitato Ultima spiaggia – parte dall’analisi delle fonti sparse sull’Ortobene nelle quali erano state trovate anche tracce di piombo. Questa è una tragedia per il monte, manca l’educazione civica: ancora troviamo grandi rifiuti di vario genere, assurdo, se si pensa a tutti i luoghi preposti al conferimento di queste cose. Evidentemente il monte non lo si ama come si dice».

Sorge il problema di un controllo assiduo del vasto sottobosco legato, a questo punto, non più solo al pericolo incendi. Tra i nuoresi c’è chi, in un certo senso, si fa giustizia da solo: «Ci siamo organizzati tra amici – racconta l’escursionista e coautore di un libro sulla sentieristica dell’Ortobene, Massimiliano Mele – per portare via e smaltire diversi rifiuti di grandi dimensioni. Se è vero che molti rifiuti sono a bordo strada, altri sono in zone molto difficili da raggiungere. Anche automobili che sembra quasi impossibile siano potute arrivare in luoghi impervi e a tratti inaccessibili se non da camminatori esperti».

Solotti non è l’unica zona dell’Ortobene disseminata di rifiuti pericolosi: «Ce ne sono tantissimi, anche interrati, poco dietro il ristorante abbandonato nella zona di Farcana – afferma Pietro Pala, escursionista e ambientalista – dove ci sarebbero anche altre tracce di eternit. Ancora, sotto il ponte tra il ruscello Seuna e la fontana di Sa e’ Maria ‘e Lodè. Tutto il perimetro della vecchia base elicotteri è un mondezzaio così come l’ex campo di tiro al piattello. Tutto questo ora deve finire».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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