La Nuova Sardegna

Nuoro

Così gli studenti crescono sotto il segno di Gramsci

di Mauro Piredda
Così gli studenti crescono sotto il segno di Gramsci

Siniscola. Nuovi riconoscimenti per gli allievi dell’Istituto comprensivo Bernardini «La gratificazione ricevuta dai ragazzi ci ha davvero emozionati e resi felici»

12 giugno 2021
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SINISCOLA. Dopo il secondo posto conquistato a livello regionale nel progetto “No dipendenze” con la 5ª A della primaria di La Caletta, l’Istituto comprensivo Albino Bernardini di Siniscola diretto dal dirigente Walter Landi porta a casa nuovi riconoscimenti, questa volta all’insegna di Antonio Gramsci. Undici classi (sette della primaria e quattro della secondaria), per un totale di 186 ragazzi e 15 docenti, hanno partecipato al concorso “Immaginando Gramsci” promosso dall’associazione “Casa natale” di Ales, l’Istituto Gramsci della Sardegna e l’associazione “Per Antonio Gramsci” di Ghilarza con il supporto scientifico del GramsciLab-Centro di studi interdipartimentale dell’università di Cagliari in occasione delle celebrazioni per il 130° anniversario della nascita del rivoluzionario sardo. La cerimonia di premiazione si è tenuta mercoledì mattina, alle 11, sulla piattaforma zoom. Le terze, sezione A e B della primaria hanno raggiunto il secondo gradino del podio grazie alla realizzazione di un libro di stoffa realizzato impiegando le tecniche di Maria Lai. Il libro si intitola “A Nino: dalle parole alle immagini” ed è stato costruito partendo dai racconti di Gramsci “L’albero del riccio” e “Il topo e la montagna”. «È stata l’occasione – spiega la docente referente Mariella Scanu – per far conoscere ai bambini i due personaggi sardi che hanno dedicato la vita per la libertà attraverso espressioni diverse: Antonio Gramsci con le parole e Maria Lai con le immagini». Menzione speciale per gli alunni della 4ª B, sempre della primaria, guidati dall’insegnante Carla Fadda, con l’elaborato “Le idee non si imprigionano”: realizzati un megafono realizzato con materiali di riciclo e un cartellone con l’immagine di Gramsci con scritto “Noi diamo sempre voce alle nostra idee”. «È stata un’esperienza ricca – spiega Fadda – e la gratificazione ricevuta ci ha davvero emozionati e resi felici». L’adesione al progetto è stata proposta alla scuola dalla professoressa Ines Caria: «La nostra scuola – ha affermato la docente – ha aderito al Bando “Immaginando Gramsci” per far sì che il suo pensiero venga diffuso e fatto conoscere ai nostri ragazzi e per far sì che la sua lezione non sia intesa come semplice citazione ma come studio e metodo. Di Gramsci dobbiamo trasmettere il rigore, la disciplina interiore, il metodo critico, l’amore incondizionato per lo studio che sia inteso come metodo utile ad appassionare i ragazzi, per farli allontanare dal mero interesse per il voto finale, per condurli verso un approccio allo studio che prediliga il momento dell’apprendimento come passaggio principale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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