La Nuova Sardegna

Nuoro

L’Areus passerà da 150 a 550 dipendenti

di Giusy Ferreli
L’Areus passerà da 150 a 550 dipendenti

Avviato l’iter per l’acquisizione da parte dell’azienda di via Oggiano di personale e mezzi dell’Ats. Subito 26 ambulanze

13 giugno 2021
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NUORO. Da azienda leggera con 150 dipendenti a realtà ben più strutturata e pesante. L’Areus, l’azienda regionale con sede a Nuoro che si occupa dell’emergenza urgenza sull’intero territorio regionale, acquisirà i mezzi e il personale attualmente in capo all’Ats Sardegna. Venerdì, nel primo incontro cagliaritano tra la commissaria straordinaria, la manager veronese Cinzia Simonetta Bettelini e il direttore amministrativo dell’Ats, Attilio Murru, a parte i convenevoli di rito all’insegna della cordialità, i due manager hanno iniziato ad affrontare le problematiche sulla cessione delle cosiddette postazioni di soccorso avanzato. Si tratta delle 24 Mike, ovvero le ambulanze medicalizzate, e delle 2 India che, invece, trasportano personale infermieristico.

«Si è trattato di un primo confronto per definire i passaggi necessari a rendere l’Areus ciò che avrebbe dovuto essere dall’inizio: una realtà con una dotazione propria di mezzi e personale» sottolinea Murru che, di concerto con la responsabile dell’Areus, dovrà studiare l’iter che renderà la gestione dell’intero sistema dell’emergenza urgenza che ha visto la luce nel 2014, meno problematica. Difficile allo stato attuale prevedere se il passaggio delle postazioni avanzate dall’azienda unica a quella dell’emergenza urgenza avverrà entro l’estate, e quindi se anche il potenziamento nelle zone turistiche più frequentate con l’utilizzo di altre India verrà gestito, o più verosimilmente si concretizzerà a gennaio 2022, in concomitanza con la dismissione dell’Ats e la nascita dell’Ares e delle 8 Asl, frutto della Riforma voluta dall’attuale esecutivo regionale.

«Non possiamo indicare date certe ma – prosegue il direttore amministrativo dell’azienda unica – il percorso ha preso il via». Questo primo incontro con la Bettelini, a cui presto ne seguiranno altri se la Regione deciderà di prorogare l’incarico della commissaria straordinaria che scadrà il 30 giugno prossimo, rappresenta un passaggio rilevante perché segna la completa autonomia dell’Areus che avrà in mano la gestione completa del soccorso extraospedaliero. Basta pensare ai numeri delle Mike, oggetto del confronto, per comprendere quale trasformazione subirà l’azienda che ha sede in via Luigi Oggiano. Ogni ambulanza medicalizzata dovrebbe contare su 6 Met (medici di emergenza territoriale formati appositamente per agire in situazioni critiche), 6 infermieri e 6 autisti. Che, moltiplicati per 24, fanno numeri importanti: oltre 400 unità che si aggiungono alle attuali 150 unità che dipenderanno direttamente da Areus, sebbene nel caso dei medici non si tratti di un contratto dipendente ma di una convenzione. Medici che, come accade da un po’ di tempo a questa parte sia in campo ospedaliero sia sul territorio, iniziano a scarseggiare. Per far fronte a questa situazione l’azienda sta portando a compimento la formazione dei professionisti che, dopo la laurea in Medicina, devono frequentare un impegnativo corso della Regione per ottenere il titolo che li abilita ad operare come Met. Entro luglio dovrebbero concludersi le ultime due edizioni del corso che consentirà l’abilitazione di nuovi medici che, una vola assunti, andranno a coprire le carenze di operatori sanitari in alcune zone della Sardegna dove non tutte le Mike viaggiano a ranghi completi. Prosegue anche la formazione rivolta a chi già lavora sulle ambulanze: la prossima settimana si terrà l’ Epals (european paediatric advanced life support), un corso avanzato sugli interventi di rianimazione cardiopolmonare nei bambini.

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