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Nuoro

Aree di Ortachis e Palai: via alla riqualificazione

di Federico Sedda
Aree di Ortachis e Palai: via alla riqualificazione

Bolotana. Approvato il progetto esecutivo e bandita la gara d’appalto dei lavori Il programma messo a punto dal Comune è stato finanziato con 200mila euro

24 giugno 2021
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BOLOTONA. Con l’approvazione del progetto esecutivo da parte della giunta comunale e la pubblicazione sulla piattaforma telematica regionale dell’avviso relativo alla gara d’appalto dei lavori, ha preso corpo a Bolotana il programma, messo a punto dall’amministrazione comunale e finanziato con 200mila euro del bilancio del 2020, relativo alla riqualificazione delle strutture pubbliche esistenti nelle zone montane di Ortachis e di Palai, a oltre mille metri sul livello del livello del mare. Per mandare a avanti il progetto si è resa necessaria la convocazione di una conferenza di servizi con la partecipazione, oltre a diversi enti coinvolti, anche della Soprintendenza archeologica, che, in precedenza, aveva espresso parere negativo all’esecuzione dei lavori. La conferenza, che si è tenuta alla fine dello scorso aprile, ha consentito di superare qualsiasi difficoltà.

È stato necessario, tuttavia, aggiornare il progetto precedente in base alle osservazioni e alle prescrizioni scaturite dalla conferenza di servizi. Ora il percorso burocratico per dare il via ai lavori potrà riprendere fino alla gara d’appalto che dovrà essere espletata entro due mesi dall’avvio del procedimento. A rallentare la fase di approvazione definitiva era stato il parere negativo dell’ente di tutela archeologica a causa della presenza, a punta Palai, di un rudere storico realizzato in pietra da sottoporre a salvaguardia ambientale.

Per contrastare il parere negativo della Soprintendenza, il Comune di Bolotana ha fornito la testimonianza orale di un anziano bolotanese che partecipò alla realizzazione del manufatto. Secondo quanto affermato dall’ex operaio, la costruzione in pietra, un tempo adibita a rifugio della vedetta antincendio e ora in totale abbandono, venne realizzata alla fine degli anni Sessanta. La struttura, perciò, essendo stata realizzata da meno di settanta anni, non ricade, in base alla legge in materia, tra i beni da tutelare. Via libera quindi al progetto che si prevede possa essere realizzato entro l’anno. I lavori, che rientrano nell’ambito delle cosiddette ristrutturazioni di infrastrutture turistiche su piccola scala e dimensioni ridotte, prevede, in particolare, la riqualificazione di una struttura esistente nella radura di Ortachis da tempo in disuso e ormai in degrado anche sotto il profilo ambientale e la sistemazione in pietra del rudere del punto di vedetta antincendi ubicato a punta Palai, che, con i suoi 1.200 metri, è la vetta più alta della catena del Marghine. Un sito panoramico, quello di punta Palai, a due passi dal borgo di Badde Salighes e da villa Piercy, davvero suggestivo e unico in Sardegna.

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