La Nuova Sardegna

Nuoro

Medicina off limits: stop ai nuovi ricoveri

di Giusy Ferreli
Medicina off limits: stop ai nuovi ricoveri

Il reparto del San Francesco in tilt con oltre 50 pazienti e 39 posti letto. La commissaria Cherchi chiede altri 15 medici

01 luglio 2021
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NUORO. L’unità operativa di Medicina dell’ospedale San Francesco sta scoppiando. Troppo alto il numero dei pazienti ricoverati nelle corsie del reparto per poter garantire un’adeguata assistenza a tutti. Martedì erano una cinquantina a fronte dei trentanove posti letto disponibili, suddivisi in ordinari e bis. Ieri, invece, erano scesi a 44. Il picco di ricoveri, senza la possibilità di trasferimenti interni, ha indotto la direzione del presidio nuorese a disporre il blocco temporaneo dei ricoveri. «Il presidio ospedaliero San Francesco non è temporaneamente in grado di accogliere pazienti con patologie di pertinenza internistica» si legge in una concisa comunicazione della direzione che dirotta i ricoveri sugli altri poli sanitari della Sardegna.

«Si tratta di una situazione temporanea che si è resa necessaria per garantire un’adeguata assistenza ai pazienti, questo in attesa di poter effettuare i trasferimenti nelle altre unità operative dell’ospedale in fase di riconversione da reparti Covid a no Covid e in attesa di trasferimenti in altri ospedali» sottolinea il direttore sanitario del San Francesco, Grazia Cattina. Dalla stessa Cattina arriva la rassicurazione che «si sta operando per assicurare salute ai pazienti e sicurezza agli operatori sanitari». Per la direzione il problema sarebbe, dunque, da ricercare nella mancanza di posti letto no Covid. Passata l’ondata pandemica e in presenza del picco, l’esigenza si fa più forte. A Nuoro si sta provvedendo a riconvertire Malattie infettive, in questo anno e mezzo in prima linea contro la pandemia, in reparto ordinario ma nel contempo – secondo quanto stabilito da una delibera della giunta regionale – al San Francesco rimarranno 16 posti letto Covid senza nuovo personale. Questa nuova criticità, pur con diverse caratteristiche rispetto alle passate emergenze, non può essere disgiunta dalla carenza di specialisti che ha caratterizzato le tumultuose vicende della sanità nuorese negli ultimi mesi. Diverse, e particolarmente clamorose, all’ospedale San Francesco, sono state le chiusure dei reparti per la mancanza di personale medico. Il mese peggiore su questo fronte era stato sicuramente gennaio con la chiusura (temporanea), a metà mese, del reparto Chirurgia generale dell’ospedale San Francesco. In quell’occasione quattro medici rimasti in servizio nell’unità operativa guidata dal dottor Carlo De Nisco erano davvero troppo pochi per assicurare l’assistenza necessaria ai ricoverati. Qualche giorno dopo il copione si è ripetuto con Nefrologia. Anche per Medicina, in aggiunta alla carenza di posti letto, si ripropone il controverso tema della mancanza di specialisti. In attesa dei quindici medici internisti richiesti e non ancora ottenuti dalla commissaria straordinaria della Assl di Nuoro, Gesuina Cherchi, e dal direttore del presidio, il gruppo consiliare del Psd’Az lo scorso 22 giugno ha depositato una mozione con cui impegna la giunta regionale a mettere in campo un pacchetto di interventi mirati ad aumentare borse di studio, i posti nelle scuole di specializzazione e a intervenire in sede ministeriale per ampliare le possibilità di accesso alle specializzazioni. Si tratta di un’iniziativa politiche, peraltro non isolata, che se dovesse andare in porto necessita di tempi lunghi. Nel frattempo i nuoresi e gli abitanti della provincia che necessitano di un ricovero per le cosiddette “patologie di pertinenza internistica” dovranno rassegnarsi ad essere ricoverati altrove.

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