Il Consorzio di bonifica chiude il bilancio in attivo
di Sergio Secci
Siniscola. Un residuo di oltre due milioni per programmare le attività future Il presidente: «I ruoli emessi dall’ente per il 2020 tra i più bassi dell’isola»
25 luglio 2021
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SINISCOLA. Conserva i ruoli più bassi dell’isola il Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale che archivia il 2020 un residuo attivo in bilancio di oltre 2 milioni di euro. Somma che permette di programmare il futuro dell’ente con tranquillità e di garantire ai propri consorziati un servizio all’altezza delle aspettative. «Il consiglio dei delegati ha approvato il consuntivo dello scorso anno caratterizzato dal Covid – dice il presidente Ambrogio Guiso –. Durante la pandemia, abbiamo comunque lavorato per garantire il servizio ai consorziati, proseguire i lavori progettuali e di cantiere per le opere programmate, e continuare a tenere per l’ente una gestione contabile virtuosa che garantisse le migliori condizioni per la base consorziata. Abbiamo proseguito sul solco tracciato gli anni scorsi con la riorganizzazione e il potenziamento della struttura coprendo con personale interno – spiega Guiso – e con l’assunzione di 10 unità a tempo determinato, con contratto interinale le attività del servizio di piena, affidate al Consorzio dalla Regione (prima si affidavano a ditte esterne con costi notevoli). Inoltre, a fine mese, si concluderà il concorso per l’assunzione di un geometra e speriamo, nel 2021, di poter stabilizzare gli operai assunti da diversi anni, in modo da colmare le gravi carenze verificatesi negli ultimi anni a seguito dei vari pensionamenti».
La voce maggiore nel bilancio è stata quella relativa ai lavori pubblici, con la presentazione di quelli conclusi e dei lavori in corso o progettati. Completata la sistemazione idraulica del rio Taddore e il rifacimento della vasca di Capo Comino. È in corso l’adeguamento dell’impianto di sollevamento di Overi, a Siniscola, e quelli per il ripristino della condotta irrigua principale a valle della diga danneggiata dall’alluvione del 2013. «Per quanto riguarda la diga Cumbidanovu – conclude il presidente – è indetta una gara pubblica Europea per l’affidamento della progettazione dei lavori di completamento per i quali sono stati concessi i finanziamenti integrativi di 24 milioni di euro dal ministero delle Infrastrutture e dalla Regione. Sono proseguiti anche lavori di ampliamento della diga di Maccheronis, attivati i nuovi impianti irrigui a Orosei e collaudati diversi lavori per la sistemazione idraulica del rio Sologo e il sopralzo dell’argine destro del Cedrino». I consorziati hanno ricevuto i ruoli relativi al 2017 che grazie alle entrate derivate dalle attività svolte dall’ente, e al contributo straordinario regionale, risultano tra i più bassi tra quelli emessi dai Consorzi sardi, con l’obiettivo di allineare l’anno di emissione con quello di imposta per consentire una migliore programmazione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La voce maggiore nel bilancio è stata quella relativa ai lavori pubblici, con la presentazione di quelli conclusi e dei lavori in corso o progettati. Completata la sistemazione idraulica del rio Taddore e il rifacimento della vasca di Capo Comino. È in corso l’adeguamento dell’impianto di sollevamento di Overi, a Siniscola, e quelli per il ripristino della condotta irrigua principale a valle della diga danneggiata dall’alluvione del 2013. «Per quanto riguarda la diga Cumbidanovu – conclude il presidente – è indetta una gara pubblica Europea per l’affidamento della progettazione dei lavori di completamento per i quali sono stati concessi i finanziamenti integrativi di 24 milioni di euro dal ministero delle Infrastrutture e dalla Regione. Sono proseguiti anche lavori di ampliamento della diga di Maccheronis, attivati i nuovi impianti irrigui a Orosei e collaudati diversi lavori per la sistemazione idraulica del rio Sologo e il sopralzo dell’argine destro del Cedrino». I consorziati hanno ricevuto i ruoli relativi al 2017 che grazie alle entrate derivate dalle attività svolte dall’ente, e al contributo straordinario regionale, risultano tra i più bassi tra quelli emessi dai Consorzi sardi, con l’obiettivo di allineare l’anno di emissione con quello di imposta per consentire una migliore programmazione.
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