La piscina dell’Ortobene fa il pienone
di Francesco Pirisi
Bilancio estivo positivo nella struttura di Farcana. L’attività natatoria riprende ora nell’impianto cittadino di via Lombardia
10 settembre 2021
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NUORO. Nel fine settimane si è arrivati a 150 utenti giornalieri, come media una sessantina. Questi i primi numeri dei due mesi di apertura della piscina di Farcana, sull’Ortobene. Una settimana dopo la chiusura, il resoconto di Antonello Farina, presidente della Ssd Nuoto Nuoro, che ha gestito l’impianto: «La stagione è stata positiva, con un buon afflusso di persone da Nuoro e dal circondario». La società natatoria ai primi di giugno si è aggiudicata l’appalto, bandito dal Comune. Venti giorni dopo il via all’attività. «Tra gli utenti – spiega ancora Farina – famiglie al completo, i gruppi di bambini delle ludoteche, molte persone disabili e anziani. Una presenza diversificata – aggiunge – perché la piscina, con alcune corsie dove il fondo è sollevato, consente a tutti di poter nuotare».
Per un’utenza diversificata, anche i prezzi per l’ingresso sono state differenti: mentre i disabili e bambini non pagavano, le persone oltre i 65 anni hanno avuto uno sconto sul biglietto. Questo grazie al fatto che l’impianto è comunale e c’è anche un sostegno dalle casse municipali per la gestione. «Debbo dare atto all’amministrazione civica – sono ancora le parole di Farina – di avere messo in atto le azioni affinché la piscina potesse aprire. Forse si poteva anticipare di un paio di settimane – aggiunge – e partire con la chiusura delle scuole».
L’impianto di Farcana anche come spazio refrigerante alternativo al mare, per chi non si può spostare dalla città, spesso per motivi di lavoro. «Più di un impiegato – racconta Farina – ha sfruttato il momento di sosta per il pranzo, per una nuotata in piscina, prima di riprendere l’attività. Ma spesso la piscina del monte è diventata il luogo per trascorrere all’insegna del relax un’intera giornata». Tra le presenze i bambini delle ludoteche di Nuoro, ma anche di Oliena e Sarule, che hanno affollato le corsie durante l’orario mattutino. Dai paesi del circondario anche i gruppi dei ragazzi alloggiati del vicino ostello, gestito dalla cooperativa Alternatura, spesso ospiti della piscina. «Tutti esempi – sono ancora le parole del presidente di Ssd Nuoto, Farina – che confermano l’importanza di avere un impianto a pochi chilometri dalla città». Fanno il resto le dimensioni dell’impianto, che misura 51 metri di lunghezza per 21 di larghezza, e che consente una capienza non permessa ad altri impianti. Farina: «In Sardegna, di piscina all’aperto e con queste dimensioni c’è in funzione solo un impianto a Sassari. Ma mentre quest’ultimo è in città, il nostro è in un’oasi di alto valore naturalistico».
Il fatto che sia stato per la società dilettantistica il secondo anno di gestione, consente anche un raffronto di presenze e incassi: «Nelle settimane centrali della stagione – è il consuntivo del presidente della Ssn Nuoto Nuoro – tra le due annate non ci sono state grosse differenze nell’afflusso. Certo – aggiunge – non si può non tenere conto che nel 2020 l’apertura è stata fatta 15 giorni dopo e la gente arrivasse da un lungo lockdown per il Covid. Cosa che inizialmente si è tradotta in una certa diffidenza a stare in un impianto sportivo insieme ad altre persone». Quest’anno, rimarca ancora Farina, «il problema non c’è stato». L’attività natatoria per i nuoresi potrà ora riprendere nella piscina di via Lombardia, con la conduzione della stessa società natatoria, dove si riparte il 4 ottobre. Ma già si guarda all’estate prossima a Farcana: «La piscina può ancora essere migliorata – conclude Antonello Farina – con una serie di piccoli accorgimenti tecnici. Su questi aspetti c’è la consapevolezza della stessa amministrazione municipale, così come la convinzione del valore dell’impianto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Per un’utenza diversificata, anche i prezzi per l’ingresso sono state differenti: mentre i disabili e bambini non pagavano, le persone oltre i 65 anni hanno avuto uno sconto sul biglietto. Questo grazie al fatto che l’impianto è comunale e c’è anche un sostegno dalle casse municipali per la gestione. «Debbo dare atto all’amministrazione civica – sono ancora le parole di Farina – di avere messo in atto le azioni affinché la piscina potesse aprire. Forse si poteva anticipare di un paio di settimane – aggiunge – e partire con la chiusura delle scuole».
L’impianto di Farcana anche come spazio refrigerante alternativo al mare, per chi non si può spostare dalla città, spesso per motivi di lavoro. «Più di un impiegato – racconta Farina – ha sfruttato il momento di sosta per il pranzo, per una nuotata in piscina, prima di riprendere l’attività. Ma spesso la piscina del monte è diventata il luogo per trascorrere all’insegna del relax un’intera giornata». Tra le presenze i bambini delle ludoteche di Nuoro, ma anche di Oliena e Sarule, che hanno affollato le corsie durante l’orario mattutino. Dai paesi del circondario anche i gruppi dei ragazzi alloggiati del vicino ostello, gestito dalla cooperativa Alternatura, spesso ospiti della piscina. «Tutti esempi – sono ancora le parole del presidente di Ssd Nuoto, Farina – che confermano l’importanza di avere un impianto a pochi chilometri dalla città». Fanno il resto le dimensioni dell’impianto, che misura 51 metri di lunghezza per 21 di larghezza, e che consente una capienza non permessa ad altri impianti. Farina: «In Sardegna, di piscina all’aperto e con queste dimensioni c’è in funzione solo un impianto a Sassari. Ma mentre quest’ultimo è in città, il nostro è in un’oasi di alto valore naturalistico».
Il fatto che sia stato per la società dilettantistica il secondo anno di gestione, consente anche un raffronto di presenze e incassi: «Nelle settimane centrali della stagione – è il consuntivo del presidente della Ssn Nuoto Nuoro – tra le due annate non ci sono state grosse differenze nell’afflusso. Certo – aggiunge – non si può non tenere conto che nel 2020 l’apertura è stata fatta 15 giorni dopo e la gente arrivasse da un lungo lockdown per il Covid. Cosa che inizialmente si è tradotta in una certa diffidenza a stare in un impianto sportivo insieme ad altre persone». Quest’anno, rimarca ancora Farina, «il problema non c’è stato». L’attività natatoria per i nuoresi potrà ora riprendere nella piscina di via Lombardia, con la conduzione della stessa società natatoria, dove si riparte il 4 ottobre. Ma già si guarda all’estate prossima a Farcana: «La piscina può ancora essere migliorata – conclude Antonello Farina – con una serie di piccoli accorgimenti tecnici. Su questi aspetti c’è la consapevolezza della stessa amministrazione municipale, così come la convinzione del valore dell’impianto».
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