La Nuova Sardegna

Nuoro

Bolotana via ai lavori a Ortachis e Palai

di Federico Sedda
Bolotana via ai lavori a Ortachis e Palai

Il Comune con 200mila euro riqualifica le strutture delle zone montane del paese

23 settembre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





BOLOTANA. Con l’affidamento a un’impresa locale della realizzazione dei lavori, ha preso corpo a Bolotana il progetto, messo a punto dall’amministrazione comunale e finanziato con 200 mila euro del bilancio del 2020, per la riqualificazione delle strutture esistenti nelle zone montane di Ortachis e di Palai, a oltre mille metri sul livello del livello del mare. Per mandare a avanti il progetto si è resa necessaria la convocazione di una conferenza di servizi con la partecipazione, oltre degli enti coinvolti, anche della Soprintendenza archeologica, che, in precedenza, aveva espresso parere negativo all’esecuzione dei lavori. La conferenza, che si è tenuta alla fine dello scorso aprile, ha, tuttavia, consentito di superare qualsiasi difficoltà. Ora, quindi, il programma dei lavori può andare avanti. Il progetto, che rientra nell’ambito delle cosiddette ristrutturazioni di infrastrutture turistiche su piccola scala e dimensioni ridotte, prevede, in particolare, la riqualificazione di una struttura nella radura di Ortachis da tempo in disuso e ormai in degrado anche sotto il profilo ambientale e la sistemazione del rudere in pietra esistente dalla fine degli anni Sessanta del secolo scorso adibito allora a punto di vedetta antincendi e ubicato a punta Palai, che, con i suoi 1.200 metri, è la vetta più alta della catena del Marghine. Un sito panoramico, quello di punta Palai, a due passi dal borgo di Badde Balighes e da villa Piercy, davvero suggestivo e unico in Sardegna. A pochi metri da punta Palai si trova anche un luogo tanto caro alla famiglia inglese di Benjamin Piercy, costruttore a fine Ottocento delle reali ferrovie sarde e fondatore del villaggio montano di Badde Salighes. In questo sito montano avvolto dal vento e dal silenzio venne sepolto, in una tomba scavata nella roccia, Gerald Piercy, nipote di Benjamin, morto negli anni Venti del secolo scorso in circostanze misteriose. Della tomba di un tempo, più volte profanata, è rimasto solo il nome del giovane rampollo della famiglia inglese inciso sulla pietra. Il parco di Ortachis è, invece, un sito di notevole interesse archeologico e ambientale, molto conosciuto perché facilmente raggiungibile dal bivio di Campeda della statale 131. L’intervento del Comune, che sarà realizzato entro quest’anno, potrebbe rappresentare un tassello, per ora solo su piccola scala, ma pur sempre importante, per programmare quell’opera di valorizzazione turistica della montagna del Marghine che il territorio attende da tempo.



In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative