La Nuova Sardegna

Nuoro

Una gara di solidarietà nel nome di Mariangela

di Luca Urgu
Una gara di solidarietà nel nome di Mariangela

Mamoiada. La festa di Su Carmu in memoria della 33enne morta due anni fa I fondi raccolti sono stati devoluti all’Hospice e ai pastori colpiti dagli incendi

29 settembre 2021
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MAMOIADA. Ci sono delle persone che lasciano il segno e la loro assenza improvvisa diventa un vuoto. Per la famiglia e per la comunità. Manca nell’aria quell’energia, quella forza vitale. La positività dimostrata anche davanti alla malattia che l’ha strappata alla vita troppo giovane, non viene dimenticata. Sono esempi a cui ispirarsi nel vivere, nella quotidianità, nei rapporti interpersonali. Un approccio nell’affrontare con il piglio giusto le feste e i periodi meno allegri. Perché in fondo Mariangela Gungui, 33 anni, di Mamoiada, deceduta a causa di un male incurabile due anni fa, seppure con la bestiaccia conviveva ormai da molto più tempo, paradossalmente era lei che confortava gli altri. Invitava a festeggiare, a godere delle bellezze della vita. Perché è un bene talmente prezioso che non va sprecato. Così, nell’estate appena andata in archivio, Valentina e Sebastiana, prioresse della festa di Su Carmu (la Madonna del Carmelo) hanno cercato di tenere fede allo stile di vita di Mariangela, fermo ma leggero. Così quando i ragazzi del comitato, pensavano di dover ancora una volta rinviare i festeggiamenti, tra le maglie della pandemia e dei suoi divieti, si è aperto uno spiraglio. Due settimane per darsi da fare: raccogliere fondi per un momento musicale invitando un gruppo che piaceva tanto a Mariangela. Una nuova carezza da farle arrivare fin lassù e altri fondi da destinare a chi soffre. «Tutto e tutti si ricordavano di lei, della sua semplicità e spensieratezza, accompagnati dalla saggezza propria di chi la vita la viveva fino in fondo con il sorriso, e una buona parola per tutti» raccontano i ragazzi del comitato. Il paese intero ha offerto, regalato, prestato, dato un contributo. Nessuno si è fatto da parte: merce, vino, carni e formaggio, ma anche un caffè la mattina presto, durante la pulizia della chiesa. Piccoli e grandi gesti hanno riempito il cuore di umanità. Tutto è stato fatto in onore di Mariangela, con lo scopo di raccogliere fondi da poter donare in beneficenza. Un risultato straordinario che è avvenuto senza questua, come solitamente si fa, ma i mamoiadini portavano doni e offerte direttamente nelle attività commerciali gestite dalle due prioresse. E dalla gioielleria di Sebastiana o dal bar di Valentina entravano o uscivano con le lacrime agli occhi. Dopo alcuni giorni intensi il comitato è riuscito a raccogliere un importante cifra che ha deciso di donare all'Hospice di Nuoro. Un assegno di 6mila e 500 euro è finito nelle mani sicure del dottor Salvatore Salis, a sua volta commosso da tanta generosità ha ringraziato con una lettera. Altri mille euro il comitato li ha destinati ai pastori colpiti dagli incendi nei mesi estivi.

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