La Nuova Sardegna

Nuoro

Sparatoria a Oniferi, pm chiede 4 anni

Sparatoria a Oniferi, pm chiede 4 anni

Giovane di Gavoi accusato in concorso di lesioni gravi per i fatti del febbraio 2017

08 ottobre 2021
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NUORO. Si è conclusa con la richiesta di condanna a 4 anni di reclusione la requisitoria del pm Andrea Ghironi, per Francesco Pira il giovane di Gavoi, difeso dall’avvocato Lorenzo Soro, accusato di concorso in lesioni gravi, porto in luogo pubblico di pistola e detenzione di arma clandestina, a seguito della sparatoria avvenuta il 20 febbraio 2017 durante una festa a Oniferi, nel corso della quale era rimasto ferito un giovane di Illorai. Inizialmente per quei fatti era stato contestato il reato di tentato omicidio, poi derubricato dal gip Claudio Cozzella. Ieri all’udienza del processo con rito abbreviato, davanti al gup Teresa Castagna, è stato sentito Simone Marchi, che per lo stesso reato aveva patteggiato la pena a tre anni e 8 mesi. Marchi, chiamato a ricostruire i momenti di quella serata, ha confermato le dichiarazioni rilasciate a suo tempo: l’amico non sapeva che lui avesse l’arma, usata per sparare dei colpi verso il basso per allontanare il gruppo che si faceva sempre più minaccioso. L’avvocato Lorenzo Soro, difensore dell’imputato, ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 21 ottobre per repliche e per la sentenza. Quella notte, secondo quanto era stato ricostruito dalla polizia, Simone Marchi era arrivato a Oniferi insieme all’amico Francesco Pira, per saldare un conto in sospeso con un giovane di Illorai, Elia Muredda. La lite, scoppiata all’esterno della sala da ballo, sarebbe nata per motivi passionali. I due giovani, lo sparatore e il ferito, sarebbero stati fidanzati in momenti diversi con la stessa ragazza. Ma non si esclude che alla base del violento diverbio ci fossero anche altri motivi. Ruggini, questioni mai risolte. Marchi e Pira erano arrivati all’ingresso della sala da ballo e aveva chiesto a gran voce del ragazzo di Illorai. Muredda era uscito ma non da solo. Era scoppiata la lite, culminata con l’esplosione di 3 colpi di pistola da parte di Marchi. Un proiettile aveva raggiunto Muredda a una gamba. (k.s.)

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