Comune in rosso di 1 milione e mezzo
A Tortolì approvato il rendiconto 2020. La giunta: «È solo una questione tecnica»
09 ottobre 2021
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TORTOLÌ. Ieri, nella seduta consiliare comunale, la maggioranza ha dato il via libera al Rendiconto di gestione per l’esercizio 2020. A illustrarlo l'assessora al Bilancio, Bonaria Murreli. «L’importante strumento contabile che traccia la gestione finanziaria, economica e patrimoniale dell'ente – è stato spiegato – si chiude con un risultato di amministrazione al 31 dicembre 2020 di oltre 5 milioni e740mila euro, e un disavanzo d circa un milione e 475mila euro».
È stato specificato che si tratta di un disavanzo tecnico così suddiviso: «La quota di 946mila euro nasce obbligatoriamente da un cambiamento normativo contabile a livello nazionale col passaggio del metodo di calcolo dal 2018 al 2019, da semplificato a ordinario. Un importo già noto al consiglio e certificato con l'approvazione del rendiconto 2019, che nulla ha a che vedere con la corretta gestione finanziaria di competenza per il 2020 che invece è positiva e sfiora i 3,7 milioni. Questo disavanzo sul quale era già stata trovata copertura nel bilancio 2021/2023 verrà ammortato non in 15 anni come previsto ,ma in 10 anni, con un risparmio di 5 anni pari a circa 480mila euro».
Per la maggioranza, la seconda quota del disavanzo di 529mila euro nasce esclusivamente da una sentenza della Corte costituzionale e del decreto sostegno bis che impone che le anticipazioni di liquidità fatte in passato devono essere accantonate in un nuovo fondo specifico. «Anche questo riconoscimento del debito è imposto dal quadro normativo – è stato rimarcato – e deriva dal 2013 quando il Comune ottenne un’anticipazione di liquidità, quindi già conosciuto e in fase di restituzione. La gestione finanziaria di competenza per il 2020 è positiva, pari a quasi 3,7milioni».
L'approvazione del rendiconto permette di mandare avanti l'attività della macchia amministrativa, garantire i servizi essenziali e l'ingresso di nuovi finanziamenti. L’assessora Murreli ha detto che il rendiconto si discosta dal bilancio «attraverso le variazioni che si sono rese necessarie per affrontare il momento delicato dovuto alla pandemia e che l’ente ha messo in campo per far fronte alle azioni necessarie dal punto di vista economico e sociale a beneficio dei cittadini». (l.cu.)
È stato specificato che si tratta di un disavanzo tecnico così suddiviso: «La quota di 946mila euro nasce obbligatoriamente da un cambiamento normativo contabile a livello nazionale col passaggio del metodo di calcolo dal 2018 al 2019, da semplificato a ordinario. Un importo già noto al consiglio e certificato con l'approvazione del rendiconto 2019, che nulla ha a che vedere con la corretta gestione finanziaria di competenza per il 2020 che invece è positiva e sfiora i 3,7 milioni. Questo disavanzo sul quale era già stata trovata copertura nel bilancio 2021/2023 verrà ammortato non in 15 anni come previsto ,ma in 10 anni, con un risparmio di 5 anni pari a circa 480mila euro».
Per la maggioranza, la seconda quota del disavanzo di 529mila euro nasce esclusivamente da una sentenza della Corte costituzionale e del decreto sostegno bis che impone che le anticipazioni di liquidità fatte in passato devono essere accantonate in un nuovo fondo specifico. «Anche questo riconoscimento del debito è imposto dal quadro normativo – è stato rimarcato – e deriva dal 2013 quando il Comune ottenne un’anticipazione di liquidità, quindi già conosciuto e in fase di restituzione. La gestione finanziaria di competenza per il 2020 è positiva, pari a quasi 3,7milioni».
L'approvazione del rendiconto permette di mandare avanti l'attività della macchia amministrativa, garantire i servizi essenziali e l'ingresso di nuovi finanziamenti. L’assessora Murreli ha detto che il rendiconto si discosta dal bilancio «attraverso le variazioni che si sono rese necessarie per affrontare il momento delicato dovuto alla pandemia e che l’ente ha messo in campo per far fronte alle azioni necessarie dal punto di vista economico e sociale a beneficio dei cittadini». (l.cu.)
