La Nuova Sardegna

Nuoro

Unione dei Comuni, vertice tutto al femminile

di Alessandra Porcu
Unione dei Comuni, vertice tutto al femminile

Alla presidente Cadeddu e alla vice Ledda si unisce ora l’assessora Zaru. «Siamo tre guerriere» 

09 novembre 2021
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MACOMER. La giunta dell’Unione dei Comuni del Marghine si tinge di rosa. Alla presidente, Silvia Cadeddu, e alla vice, Rossana Ledda, si unisce una terza donna. Eletta lo scorso 5 novembre, Rita Zaru, sindaca di Noragugume, è subentrata come assessore all’ex primo cittadino di Noragugume, Ignazio Piras. Avrà la delega ai Lavori pubblici, gestione del patrimonio, piano di sviluppo territoriale, programmazione del territorio e ambiente. «Sono felice per la fiducia riposta in me – racconta –. Ci sarà da lavorare. Mi impegnerò in nome di un territorio che amo e nel cui potenziale credo fortemente». «Siamo tre guerriere – sottolinea orgogliosa Silvia Cadeddu –, Rita Zaru sarà in grado di svolgere al meglio il compito. Ho grande stima di lei come di Rossana Ledda che tanto si sta spendendo per il sociale. Il mio doveroso grazie va pure a Ignazio Piras che in questi mesi – aggiunge la presidente – è stato al mio fianco. I risultati raggiunti finora sono anche merito suo». E se sul tavolo restano questioni aperte, la più spinosa è la riorganizzazione del corpo della polizia locale (i 10 sindaci saranno chiamati presto a decidere le sorti del servizio associato), per altre si sta trovando la quadra.

«Senza una pianta organica sufficiente è impensabile fare programmazione. Due settimane fa – spiega Silvia Cadeddu – è stata nominata la responsabile del Plus con un contratto di 36 ore settimanali. Restano da assegnare gli incarichi per l’ufficio finanziario e amministrativo. Nonostante sia arduo reclutare risorse umane, cerchiamo comunque di garantire la funzionalità dell’ente».

«Prova ne siano – rimarca la vicepresidente, Rossana Ledda – le 48 delibere degli ultimi sette mesi. Atti concreti a favore delle nostre comunità. Segno che l’unione fa la forza. La giunta al femminile, di cui vado fiera, proseguirà il cammino proficuo intrapreso insieme all’uscente Ignazio Piras».

Tra gli obiettivi centrati, spicca il mantenimento dell’ufficio del Giudice di pace di Macomer. L’arrivo di un funzionario, cui dovrebbe affiancarsene un altro, ne ha scongiurato la chiusura. «È la vittoria di tutti i sindaci – evidenzia la presidente –. Quando lottiamo coesi, i risultati arrivano. Useremo la stessa strategia per salvaguardare lo sportello Inps. L’altra sfida a cui tengo è la creazione del sistema di Protezione civile sovracomunale. Siamo sulla buona strada» scommette Silvia Cadeddu in carica fino al 31 dicembre 2021. «Non proseguirò oltre – conclude –. Lo scorso marzo ho accettato la nomina, a patto che fosse solo per qualche mese. Di recente le mie dimissioni sono state respinte. Da qui la scelta di terminare il mandato entro fine anno».



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