La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Covid spegne i fuochi di Sant'Antonio nel Nuorese

Una bella immagine di una recente edizione del fuoco di Sant'Antonio a Mamoiada (foto massimo locci)
Una bella immagine di una recente edizione del fuoco di Sant'Antonio a Mamoiada (foto massimo locci)

Annullate tutte le iniziative in programma per il 16 e 17 gennaio

14 gennaio 2022
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NUORO. La pandemia da Covid 19 spegne i fuochi di Sant'Antonio Abate che animano le piazze dei paesi della Sardegna centrale, quando intorno ai falò, il 16 e il 17 gennaio, fanno la prima uscita le maschere barbaricine aprendo così i festeggiamenti del Carnevale. Il divieto arriva dal decreto del Governo che, con il dilagare della variante Omicron, ha imposto una stretta sugli eventi ritenuti a rischio, decretando lo stop anche per feste in piazza fino al 31 gennaio.

I sindaci del Nuorese faranno rispettare il divieto ma a malincuore: «Le misure sanitarie sono necessarie ma lo stop al Carnevale è un colpo per l'economia locale» annunciano gli amministratori. Luciano Barone, sindaco di Mamoiada, paese dei Mamuthones, ha già annullato le manifestazioni in onore di «Sant' Antoni de su Ò u». «I fuochi e le maschere sono un attrattore fortissimo per il paese, ma purtroppo dobbiamo far rispettare la legge - ha detto  -. Da noi non ci sarà nessun tipo di celebrazione anche per la condizione difficile sul fronte contagi in paese e dubito che la situazione si possa recuperare a febbraio. Per la nostra economia che vive di turismo culturale è un grosso danno anche perché i ristori, previsti per il turismo balneare e per la montagna, non ci sono per questi operatori. Abbiamo 38 cantine del vino, diversi musei, bar, ristoranti, B&B, artigiani, che non lavoreranno. Per questo sto sollecitando la Regione affinché si trovino dei ristori anche per questi lavoratori».

È dello stesso avviso Marco Ziranu, primo cittadino di Orani, paese della maschera di Su Bundu: «Non farò un'ordinanza per annullare i festeggiamenti di Sant' Antonio perché esiste già il decreto governativo che vieta le feste in piazza - chiarisce - In questo tipo di eventi dove ci sono assembramenti c'è un rischio sanitario enorme e sono impossibili i tracciamenti. In paese dopo le festività sono esplosi i contagi e con i festeggiamenti di Sant' Antonio il virus dilagherebbe. Certo è che questo nuovo stop penalizza le nostre attività economiche che hanno bisogno di essere indennizzate».

I Boes e Merdules di Ottana invece potrebbero uscire senza creare assembramenti: «Non faremo nessuna manifestazione ufficiale ma questo non potrà bloccare l'uscita spontanea delle singole maschere - afferma il sindaco del paese Franco Saba - Ci sono molti imprenditori e artigiani stanchi di fare la fame, stiamo parlando di manifestazioni che sono il punto di forza della nostra povera economia e che in tempi pre-covid per il carnevale radunavano dalle 10 alle 15 mila persone. Noi sindaci al di là di ribadire i divieti non possiamo fare molto - conclude Saba - così come non possiamo tappare i buchi di Regione e Governo che non prevedono ristori per queste categorie di lavoratori». I festeggiamenti sono annullati anche a Bolotana dove si terranno solo i riti religiosi ma non ci sarà l'accensione del «Fogulone». (ANSA).

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