La Nuova Sardegna

Nuoro

Corsi fantasma, la ex vice sindaca di Orgosolo assolta in appello a Sassari

Il palazzo di giustizia di Sassari
Il palazzo di giustizia di Sassari

Prosciolto anche l'imprenditore condannato in primo grado

27 gennaio 2022
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SASSARI. Assolti perché il fatto non sussiste. Si è concluso così il processo di secondo grado nella sezione staccata di Sassari della Corte d'appello di Cagliari a carico dell'ex vice sindaca di Orgosolo Bora Podda e dell'imprenditore di Macomer Piepaolo Pani. Il 12 febbraio 2020 il tribunale di Nuoro aveva condannato entrambi a 1 anno e 6 mesi con sospensione condizionale della pena, e interdizione dai pubblici uffici per la vice sindaca, assolvendo invece la ragioniera del Comune, Angela Corda. Su loro gravavano le accuse a vario titolo di falso ideologico, truffa aggravata, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico per il conseguimento di erogazioni pubbliche nell'ambito dei corsi, ritenuti «fantasma» dalla Procura di Nuoro, organizzati a Orgosolo nel 2012 all'interno del progetto «5 per 1» per la sensibilizzazione sui temi della legalità. Cadute tutte le altre imputazioni Podda e Pani erano stati condannati per il solo reato di falso ideologico.

Oggi 27 gennaio la sentenza d'appello con formula piena - pretesa dai loro difensori, gli avvocati Andrea Gaddari e Giovanna Angius per Podda e gli avvocati Marcello Mereu e Basilio Brodu per Pani, a fronte della richiesta della procura generale di intervenuta prescrizione - li riabilita pienamente. Secondo quanto sostenne a suo tempo l'accusa, dei corsi promossi dal Consorzio Cuncordia - finanziati dal Comune attraverso uno stanziamento regionale di provenienza comunitaria - si sarebbero tenuti fuori dai tempi previsti per ricevere i 30mila euro. Per rientrare nei termini, i tre avrebbero riportato una data per le lezioni non corrispondente a quella reale. Gli inquirenti sostennero che il primo non si era mai svolto e che il secondo, organizzato sempre dall'impresa di Macomer, si tenne nel novembre 2012 mentre la scadenza del progetto era per fine settembre. La sentenza nel merito, pur in presenza della prescrizione, mette fine all'intera vicenda. (Ansa).

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