La Nuova Sardegna

Nuoro

Una task force di esperti per fermare le cavallette

di Federico Sedda
Una task force di esperti per fermare le cavallette

Il capogruppo del Psd’Az Mula a Ottana per illustrare la strategia della Regione In campo 800mila euro per le azioni di prevenzione e 2 milioni per i rimborsi 

05 febbraio 2022
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NUORO. All’indomani della decisione della giunta regionale di stanziare 800mila euro (500mila per il 2021, 200mila per il 2022 e 100mila per il 2023) per la pianificazione e l’attuazione delle misure di contenimento e di contrasto alla diffusione del fenomeno delle cavallette che da tre anni colpisce sistematicamente le campagne dell’isola, il capo gruppo del Psd’Az in consiglio regionale, Franco Mula, ha promosso un incontro a Ottana tra i sindaci dei paesi del centro Sardegna maggiormente colpiti dall’invasione delle locuste, gli operatori del settore, gli assessori regionali competenti, la Provincia ed esperti dell’Università di Sassari e di Laore. All’incontro, che si è tenuto l’altro ieri, hanno partecipato, oltre allo stesso Mula e al sindaco di Ottana Franco Saba, gli assessori regionali dell’agricoltura, Gabriella Murgia e dell’Ambiente, Gianni Lampis, i sindaci di Sarule, Olzai, Orani, Noragugume, Dualchi, Bolotana, Illorai, il sindaco di Nughedu Santa Vittoria nonché consigliere regionale, Francesco Mura, l’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, il commissario straordinario di Laore, Mimmo Solinas e il docente dell’Università di Sassari incaricato di effettuare gli studi sul fenomeno, Ignazio Floris. Nel corso dell’incontro, sono stati presentati i risultati dello studio sul fenomeno messo a punto dall’ateneo sassarese.

«Si tratta – ha detto Franco Mula – di uno studio tecnico necessario per elaborare il piano di intervento che sarà messo in atto nel più breve tempo possibile per contrastare l’invasione delle cavallette nel centro Sardegna». Un fenomeno che, ormai, si ripete da tre anni consecutivi senza che, finora, sia stato trovato un argine per evitare che i voracissimi insetti devastino, come accade inevitabilmente dal 2018, le colture del centro Sardegna e, in particolare, nella zona del Barigadu, della piana di Ottana e del basso Goceano. Su questo fronte, il capo gruppo del Psd’Az, alla luce delle risorse già finanziate, ha garantito un immediato impegno della Regione. «È necessario partire da subito – ha sottolineato Franco Mula – perché gli studi ci dicono che alla fine di marzo si schiudono le uova e, quindi, entro questo periodo deve essere effettuata l’aratura dei terreni insieme a tutti gli altri interventi individuati dal piano, come l’utilizzo di fitofarmaci e l’inserimento di insetti antagonisti. Da molti mesi stiamo lavorando senza sosta per affrontare il problema – ha aggiunto – e finalmente abbiamo un piano di prevenzione e delle risorse disponibili: 800mila euro fino al 2023 per le azioni di prevenzione e contrasto, a cui si aggiungono i due milioni di euro stanziati nella legge Omnibus per i ristori dei danni, che devono ancora essere quantificati e che potrebbero essere anche superiori al previsto, considerato che i comuni sinora coinvolti sono ben ventiquattro. Si tratta – ha concluso Mula – di un complesso lavoro di squadra che vede impegnata la Regione insieme a Laore e alle due province di Nuoro e Oristano per debellare una piaga che, se non affrontata adeguatamente e in tempo, rischierebbe di danneggiare territori molto più vasti di quelli colpiti finora».

Nel 2020 l’invasione delle cavallette ha interessato circa tremila e 500 ettari di terreno divisi tra una quarantina di aziende agricole, che hanno perso gran parte del pascolo e del foraggio. «Il danno per gli operatori agricoli di Ottana e dei paesi limitrofi – ha detto il sindaco, Franco Saba – è stato incalcolabile. Mi auguro ora che il piano regionale metta in campo interventi di prevenzione che evitino il ripetersi di questo fenomeno catastrofico che ha messo in ginocchio le aziende agricole già devastate dalla pandemia».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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