La Nuova Sardegna

Nuoro

Piano Einstein telescope, è scontro tra i sindaci

di Bernardo Asproni
Piano Einstein telescope, è scontro tra i sindaci

Il primo cittadino di Lula Mario Calia risponde al collega di Bitti Giuseppe Ciccolini «Ha fatto un’uscita infelice esautorando il Comune a vantaggio della Provincia»

04 marzo 2022
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LULA. Il sogno di realizzare a Lula il grande progetto dell’Einstein telescope nelle viscere delle miniere dismesse di Sos Enattos, viaggia sulla via della concretezza. «Le prospettive, dal punto di vista scientifico, sono ottime – ha sostenuto il sindaco di Lula, Mario Calia – e diversi enti di ricerca sono impegnati in questo grande progetto da realizzare in Sardegna». L’unico problema è costituito dall’eventuale presenza delle mastodontiche pale del parco eolico, che dovrebbe sorgere nell’altopiano fra Bitti-Nule-Benetutti-Buddusò.

Ma questa eventualità non rappresenta una novità: si conosceva da alcuni anni. «Il nostro Comune e gli enti di ricerca – rileva Calia – contro questa scelta infelice hanno inoltrato le loro opposizioni al ministero dell’Ambiente entro la data del 2 marzo 2020».

A questo proposito il primo cittadino di Lula considera “infelice” anche l’uscita sulla stampa del segretario provinciale del Partito democratico Giuseppe Ciccolini (sindaco di Bitti) che indica il commissario straordinario della Provincia di Nuoro come coordinatore, e chiede di «prendere in mano il coordinamento per eliminare la confusione con la prospettiva del Parco eolico, esautorando di fatto il Comune di Lula, che è capofila del progetto Einstein telescope, a vantaggio della Provincia di Nuoro e di qualche consigliere regionale che, nei giorni scorsi, ha fatto capolino nei mass-media».

E intanto l’istituto nazionale di fisica nucleare, nei giorni scorsi, ha presentato, con l’intento di mandarlo in appalto, un progetto di prefattibilità con tutte le caratterizzazioni idrogeologiche e geofisiche. Approvata questa fase, ha incalzato Calia, «la stessa diventerà l’input per dare il via alla grande operazione E.T. Occorre fare forza all’interno del governo che sposi in toto effettivamente il progetto E.T». Questo allorché «il governo italiano, sulle materie delle energie rinnovabili ha carta bianca sulla installazione dei Parchi eolici, per cui finanziando Einstein telescope, vengono escluse le mega colonne eoliche dal territorio». Alla luce di tutto questo Calia giudica scorrette le dichiarazioni di Ciccolini «allorché si parla di collaborazione leale e trasparente fra enti» e irrompe duro e sarcastico «per rinfrescare la memoria a persone che hanno la memoria corta: si ricorda che la Provincia di Nuoro era capofila al controllo dell’area di Ottana, dove sono arrivati i fiumi di miliardi per rilanciare quell’area, e oggi lì c’è un deserto totale, non c’è un posto di lavoro. Un esempio che ci dovrebbe far riflettere. Per quanto ci riguarda il progetto E.T. come l’abbiamo difeso sino ad oggi continueremo a farlo in futuro in modo leale, trasparente e di comune accordo con tutte le istituzioni». E poi un interrogativo sarcastico: «Vorrei una risposta se è possibile a che punto siete con il Borgo dei ricercatori? Ai posteri l’ardua sentenza». Ritornando al problema E.T. scientifico: «Ha stimolato gli appetiti, risvegliato i grandi appetiti di una fame atavica». Calia ha le idee chiare indicando il laboratorio già esistente Sar-Grav-Achimedes che è il primo per la nascita di E.T. E chiude: «Sono orgoglioso, come comune di aver portato avanti sul tavolo per il rilancio del Nuorese non un progetto di orticello comunale e di casa ma una iniziativa di grandissimo respiro». L’attesa soprattutto a Lula e nei paesi vicini, ma non solo, è grande.

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