La Nuova Sardegna

Nuoro

Grande fermento a Oliena per Padre Solinas beato

di Nino Muggianu
Grande fermento a Oliena per Padre Solinas beato

Partiti i preparativi dell’amministrazione comunale in vista dell’evento Una delegazione partirà alla volta dell’Argentina per la proclamazione

05 aprile 2022
2 MINUTI DI LETTURA





OLIENA. È partito il conto alla rovescia che si fermerà nella data che entrerà a pieno titolo nella storia di Oliena: il 2 luglio 2022, giornata in cui Papa Francesco Bergoglio proclamerà beato in Argentina, il gesuita, Giovanni Antonio Solinas a 339 anni dalla sua morte. Nel paese ai piedi del monte Corrasi i padri gesuiti avevano stabilito uno dei centri più importanti della provincia di Nuoro, ma anche dell’isola. Il prossimo 2 luglio sarà una giornata memorabile per tutti gli olianesi e per l’intera diocesi di Nuoro dove c’è attesa e fermento. In tanti vorrebbero partecipare alla proclamazione della beatificazione che si terrà in Sud America, e precisamente nella diocesi di Oran.

Tante ore di volo separano la Sardegna dall’Argentina e, inoltre, non tutti avranno la possibilità di poter affrontare il viaggio, ma è certo che molti olianesi saranno presenti alla cerimonia. Di certo non mancherà una delegazione dell’amministrazione comunale, con il sindaco Bastiano Congiu. Tutto da definire anche per la parrocchia che si atterrà alle direttive della diocesi, perché di fatto si tratta di una festa che vede coinvolta tutta la chiesa.

«C’è tanta aspettativa – esordisce il primo cittadino di Oliena che naturalmente concorderà ogni passaggio con la curia – la notizia ci ha riempito di orgoglio. Naturalmente, anche noi siamo in attesa di notizie sia dalla parrocchia, sia dal vescovo. Ma come amministrazione siamo pronti a fare la nostra parte». Oggi come allora, le amministrazioni che negli anni si sono susseguite a Oliena, hanno sempre tenuto conto del loro illustre cittadino. Ora la casa natale di padre Solinas, dopo tanti lavori di restauro è un centro per esposizioni. Lo stabile si trova al centro del paese, nella parte vecchia. È un modesto edificio, com’era la famiglia del frate. Nulla è stato stravolto rispetto alle dimensioni e alla tipologia iniziale degli ambienti in cui il frate aveva vissuto fino alla partenza in Spagna, a Siviglia, dove il 27 maggio del 1673 veniva ordinato sacerdote nell’ordine dei gesuiti. Padre Solinas, nel 1683 diede la propria vita, assieme a don Pedro Ortiz de Zàrate, quando era in corso un processo di evangelizzazione di alcuni popoli dell’America Latina.

La causa di beatificazione era già partita in Argentina, subito dopo l’eccidio che coinvolse anche alcuni locali. Poi, però, conobbe uno stop in quanto fu abolita la diocesi di Cordoba che l’aveva promossa. Un blocco che non ha scoraggiato i fedeli di Oliena che negli anni hanno organizzato manifestazioni per ricordarne la figura e raccolto fondi indispensabili per poter proseguire in tutte le fasi della beatificazione, che adesso dopo 340 anni è arrivata al traguardo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

In Primo Piano
Il discorso programmatico

Alessandra Todde in Consiglio regionale: «Da oggi si comincia a costruire il sistema Sardegna»

di Umberto Aime
Le nostre iniziative