Bollette triplicate, il sindaco di Bari Sardo riduce l’illuminazione pubblica e l’aria condizionata in uffici e locali comunali
Ivan Mameli ha spiegato il provvedimento ai cittadini attraverso i social, non esclude di dover intervenire sul riscaldamento nel periodo invernale
Nuoro Col caro energia anche i sindaci in Sardegna corrono ai ripari per contenere le spese dell'amministrazione sull'illuminazione pubblica. La previsione di spesa per questa voce a Bari Sardo è quasi triplicata rispetto alla media degli ultimi anni: 275mila euro contro i 100mila degli anni precedenti. Così il primo cittadino Ivan Mameli, ha emanato un'ordinanza con la quale si dispongono "misure urgenti per il contenimento dei consumi energetici, indispensabili per salvaguardare l'erogazione dei servizi alla cittadinanza".
Il provvedimento dispone una riduzione del flusso luminoso dell'illuminazione pubblica del 30% dei punti luce, ovvero ogni 3 pali uno resterà spento. L'accensione serale dello stesso impianto sarà ritardata di 30 minuti e sarà anticipato di 90 minuti lo spegnimento mattutino. Le luci saranno spente a partire dalle 21.30 nel giardino comunale e nella Piazza don Luigi del Giudice e verrà ridotta l'illuminazione nella pista ciclabile e in prossimità della chiesa San Leonardo. Misure di contenimento sono state disposte anche negli uffici comunali, scuole, biblioteca, centri di aggregazione e palestre: l'impianto di condizionamento potrà essere acceso solo nelle giornate più calde e la temperatura minima degli ambienti non dovrà essere inferiore a 25 gradi. Sempre nello stesso provvedimento si danno disposizioni agli impiegati per un oculato uso delle luci degli uffici e degli spazi comuni.
Il sindaco si riserva inoltre di rinviare ad altra ordinanza le misure da utilizzare nel periodo invernale per il riscaldamento degli ambienti. Il sindaco ha spiegato il provvedimento ai cittadini con una lettera sui social.