Onanì

Mamone, detenuto denunciato: aveva un telefonino

Mamone, detenuto denunciato: aveva un telefonino

Lavorava in campagna, è stato individuato dagli agenti penitenziari

14 aprile 2023
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Onanì Un detenuto della casa di reclusione all’aperto di Mamone è stato trovato in possesso di uno smartphone, un caricabatterie portatile e una chiavetta usb. Lo hanno individuato gli agenti penitenziario del reparto a cavallo, che oggi hanno effettuato un appostamento su disposizione del comandante di reparto. A Mamone i detenuti lavorano all’aperto, e i poliziotti si sono appostati per controllare i reclusi che svolgono la mansione di pastori. Uno di loro, extracomunitario, ha estratto dalla giacca l smartphone ed è stato subito bloccato, mentre il telefonino è stato ritirato. La perquisizione successiva ha consentito il ritrovamento del caricabatteria e delcavetto. Il detenuto è stato denunciato, lo smartphone con gli accessori posti sotto sequestro. Soddisfatto il segretario generale Fns Cisl Sardegna Giovanni Villa dichiara: «Oggi con il numero esiguo di Personale di Polizia Penitenziaria a disposizione del Comandante di Reparto, circa 80 su 116 necessari, è difficile garantire un controllo costante su tutti i detenuti lavoranti e su tutto il territorio della Colonia che ricordiamo si estende per 2700 ettari. Esiguo è anche il numero dei colleghi del Reparto a Cavallo, sono rimasti solo in cinque e ce ne vorrebbero, per un servizio sufficiente, almeno il triplo. Grazie alla perseveranza della Polizia penitenziaria, oggi in particolare del Reparto a Cavallo al quale va il nostro plauso, si è riusciti a fermare un detenuto che possedeva illegalmente un telefonino. Chiediamo all’Amministrazione che tenga conto dell’operato degli agenti e che si avviino le pratiche per un giusto riconoscimento. Al DAP rinnoviamo la richiesta di prestare maggiore attenzione alle 3 Colonia Agricole della Sardegna che soffrono sempre più una forte carenza di Organico unitamente ad un costante decadimento delle strutture.

Intanto, prosegue l’inchiesta che nei giorni scorsi a Nuoro ha portato all’arresto di un assistente capo della Polizia penitenziaria accusato di aver portato a Badu ‘e Carros dei cellulari destinati a detenuti dell’Alta sicurezza.

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