La Nuova Sardegna

Nuoro

Il riconoscimento

Nuoro, il premio “Pionieri del turismo” va al presidente dell’Isre Stefano Lavra

di Luciano Piras

	Stefano Lavra, presidente dell'Isre di Nuoro
Stefano Lavra, presidente dell'Isre di Nuoro

La Pro loco lo consegnerà giovedì prossimo nella biblioteca “Sebastiano Satta”

26 maggio 2024
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Nuoro «Per l’eccellente gestione dell’ente da lei presieduto, l’Isre, per la promozione della cultura, delle tradizioni e soprattutto del turismo in una città diventata “città turistica” 40 anni fa». È con questa motivazione che la Pro loco di Nuoro ha deciso di insignire Stefano Lavra del premio “I pionieri del turismo”, giunto alla sua terza edizione dopo i titoli conferiti prima a Pasqua Palimodde (di Su Gologone experience hotel di Oliena) e poi ai fratelli Francesco e Piero Loi (del gruppo Iti Marina hotels & resorts di Orosei). «Riteniamo fondamentale l’apporto offerto dal presidente Lavra, come motore delle iniziative turistiche nella città di Nuoro, nel territorio e in tutta l’isola e anche oltre» sottolinea Lorenza Vacca, presidente della Pro loco. Particolarmente emozionato e fiero, Stefano Lavra dedica questo riconoscimento pubblico «al mondo delle nostre tradizioni, ai nostri artigiani resistenti che riescono a tutelare l’identità sarda anche davanti alla globalizzazione più forte – dice –. Dedico questo premio a tutti gli impiegati, i lavoratori, i collaboratori dell’Isre, che ogni giorno contribuiscono a rendere sempre più grande questo Istituto».

Gavoese di nascita, classe 1974, alla guida dell’Istituto superiore regionale etnografico della Sardegna dal febbraio 2023, Stefano Lavra riceverà il premio “Pionieri del turismo” giovedì prossimo, 30 maggio, alle ore 18 nell’auditorium della biblioteca Satta.

Per l’occasione interverranno il prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi, il presidente regionale dell’Unpli (Unione nazionale Pro loco d’Italia, comitato regionale Sardegna) Raffaele Sestu, e l’economista dell’università di Sassari Carlo Marcetti. A condurre l’evento sarà il giornalista Antonio Rojch. Previsti anche gli intermezzi musicali a cura del Coro Su Nugoresu diretto dal maestro Michele Turnu e di Giampaolo Piredda all’organetto.

«Per noi sarà un momento particolarmente importante – sottolinea Raffaele Sestu –. Consegnare questo premio a Stefano Lavra, significa premiare il suo lavoro di presidente e significa premiare il ruolo fondamentale che l’Etnografico di Nuoro ha nell’intera isola». Basti dare uno sguardo veloce ai numeri dell’Isre: le presenze totali registrate dal polo museale nel corso del 2023 sono state quasi 60mila, il 20% circa in più rispetto a un anno prima. Il nuovissimo Museo della ceramica, aperto in città da Lavra lo scorso fine luglio, in poco più di cinque mesi dalla nascita aveva già totalizzato ben 6mila visitatori. Il Museo del costume di via Mereu ha staccato 33.500 biglietti d’ingresso. Il Museo casa natale Grazia Deledda conta oltre 18.300 ingressi. «I tre musei cittadini – spiega lo stesso presidente dell’Isre – catalizzano sempre più l’attenzione dei turisti, creando un circuito museale di grande valore culturale-turistico ed economico per la città di Nuoro». «L’Etnografico è un riferimento scientifico fondamentale per tutti noi» ribadisce il presidente regionale dell’Unpli, Raffaele Sestu. «La collaborazione con l’Isre sarà ora per noi sempre più intensa, visto che l’Unpli nazionale ci ha dato l’incarico di catalogare il patrimonio culturale immateriale dei piccoli comuni. Un lavoro di mappatura infinito, che andrà avanti nel corso degli anni e che ci vedrà sempre in costante rapporto proprio con l’Isre. Riprenderemo anche il progetto sui pani tradizionali e rituali della Sardegna». Insomma: l’idea è quella di fare rete, rete intorno a un faro sicuro: l’Isre. L’Istituto superiore regionale etnografico istituito a Nuoro con legge regionale del 1972, oggi guidato dal condottiero Stefano Lavra.

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