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Soddu, oggi nuova chiamata: una giunta con “tutti dentro”


	Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu
Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu

Alle 18 si riunisce il consiglio comunale, ancora sul bilancio

03 giugno 2024
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Nuoro Nuova riunione dell’assemblea civica per il bilancio questa sera in municipio, dalle 18. L’ha convocata ieri sera il presidente del consiglio, Sebastian Cocco, dopo una riunione-fiume dei capigruppo. La seduta coincide con l’ennesimo termine ultimo della Regione, per l’invio dei documenti contabili. Si tratta del quarto tentativo, per arrivare a un voto positivo ed evitare il commissariamento. Per due volte non si è discusso. Il 16 maggio, invece, la delibera è stata bocciata dalle forze che si oppongono al sindaco Andrea Soddu, diventate maggioranza per via della convergenza sul punto di partiti di sinistra e centro-destra. L’assessorato degli Enti locali ha, tuttavia, assicurato un nuova possibilità. Per la verità già espletata il 28 maggio. Il fatto che non fosse stata prevista una secondo convocazione, è stato alla base della richiesta del sindaco per un nuovo passaggio in aula. Questa sera. Sulle possibilità per Soddu di ribaltare il quadro emerso 20 giorni fa non ci sono prove. Dopo la bocciatura in aula, non avuto esito nemmeno il successivo tentativo. Disertato dallo stesso gruppo-Soddu. Il problema risiede ancora nella mancanza di numeri, per via delle divisioni nella maggioranza uscita dal voto del 2020. Il sindaco però ci spera ancora. Non senza dover fare i conti con alcuni segni che sono sempre a lui negativi. Quelli del Pd, che con il consigliere Carlo Prevosto ieri ha ribadito: «Noi voteremo ancora contro il bilancio, perché vogliamo la fine dell’esperienza Soddu». Stessa linea d’intransigenza per Lisetta Bidoni (Progetto per Nuoro): «La posizione del mio gruppo è sempre contraria». Non si hanno notizie di cambiamento di idee neppure da Italia in Comune, il partito del presidente Cocco, che da ex alleato del primo cittadino è diventato tra i maggiori detrattori. La decisione di convocare il consiglio odierno non è stata per lui priva di perplessità. Alla richiesta di Soddu («per la riunione del 28 maggio non è stata prevista la seconda convocazione») ha opposto il fatto che già tre tentativi erano stati esperiti, inutilmente. Ieri a far rinascere la speranza di evitare il commissario è stata, piuttosto, la piccola cordata di centro-destra, composta da Pierluigi Saiu, Emilio Zola e Angelo Arcadu. Con il cosiddetto «governo di scopo». Una sorta di grande ammucchiata, a partire da sinistra e finire all’estrema destra, «per restituire funzionalità e trasparenza alla gestione della cosa pubblica, rispondendo alle esigenze dei cittadini». Tra le condizioni poste dai tre consiglieri l’azzeramento della giunta e il suo rinnovamento, con rappresentanti di tutte le forze politiche, ma con il divieto d’inserirvi gli assessori uscenti e così i consiglieri. La regola “principe” è quella di un’adesione plebiscitaria, senza l’assenza di alcun gruppo consiliare. Ma proprio le posizioni di chi si oppone da sinistra, ribadite già da ieri, rendono la soluzione vana prima che passi l’uscio della sala consiliare. Con tutti i buoni propositi di Saiu, Zola e Arcadu di evitare lo scioglimento del consiglio, «senza essere una stampella per Soddu, ma nemmeno alleati del Pd, che vuole occupare il potere attraverso la nomina di un commissario». Soddu comunque l’ha presa per buona, tanto da annunciarla nei social, come possibile risposta alla crisi politica. Il sindaco, rimasto senza maggioranza, per la verità l’appello all’unità l’aveva già fatto. Rispolverando la storia, se non quella romana, dei triunvirati per governare l’emergenza del post-repubblica, quella del secondo dopo-guerra italiano, quando «l’assemblea costituente si sforzò di superare le divisioni di schieramento e amalgamare le diverse sensibilità, per comporre le regole basate sui valori sociali e civili della persona». Rimembranze per dire: «Per Nuoro è necessario che le forze politiche mettano da parte le divisioni e le logiche particolari e ci si confrontino sui progetti per il futuro. Nella consapevolezza – aggiunge il sindaco – che governando i processi politici e i fatti amministrativi si possa fare sempre meglio». © RIPRODU

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