La Nuova Sardegna

Nuoro

Presidio turistico

Nuoro, la Pro loco invita le famiglie ad aprire le case all’Europeade

di Alessandro Mele

	Piazza Sebastiano Satta
Piazza Sebastiano Satta

Sugli eventi: «Portiamoli in piazza e nelle strade. No ai palchi»

08 giugno 2024
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Nuoro «Creiamo 1.500 bed and breakfast d’emergenza e accogliamo gli ospiti in arrivo da tutta l’Europa in casa nostra». Il clima di preoccupazione che si sta creando intorno all’Europeade internazionale del folclore, fissata tra il 24 e il 28 luglio, ma di fatto ancora in bilico, spinge le realtà associative a riunirsi alla ricerca di possibili soluzioni. Una sorta di ragion di Stato che avvolge soprattutto le associazioni a vocazione turistica, a partire dalla Pro loco. Ed è proprio il Presidio turistico nuorese ad avanzare alcune possibili soluzioni, per superare lo stallo creato dagli istituti comprensivi della città, che per ora non sono disposti ad accogliere nelle scuole i 2.965 figuranti in arrivo ed anche il problema dell’inagibilità dichiarata dello stadio comunale “Franco Frogheri”.

«Se il problema dell’ospitalità nelle scuole per l’Europeade dovesse dimostrarsi insormontabile – afferma Alessandro Melis, presidente della Pro loco “Presidio turistico nuorese” –, coinvolgiamo 1.500 famiglie della città affinché ognuna possa ospitare almeno due figuranti nella propria casa. Sono sempre tante le famiglie nuoresi che, storicamente, continuano a credere nei valori dell’accoglienza e dell’ospitalità tipici di tutto il nostro territorio».

Per la Pro loco, c’è poi un modo ancora più veloce per poter coinvolgere i nuclei familiari della città. «Coinvolgiamo e convochiamo ad un incontro urgente i rappresentanti delle tantissime associazioni culturali che a Nuoro si occupano di tradizioni popolari. La loro presenza in città – spiega Alessandro Melis – è davvero su larga scala. Molti tra gli amanti del folclore, inoltre, hanno anche partecipato a varie edizioni dell’Europeade in giro per il Continente e dunque ne conoscono l’importanza sul profilo dello scambio culturale. Proprio da queste associazioni potrebbe partire l’opportunità di mettere a disposizione le proprie case».

La Pro loco ovviamente non si tira indietro dall’idea: «Ci siamo riuniti con i nostri soci e siamo pronti a metterci a disposizione – prosegue il presidente del Ptn –, fornendo vitto e alloggio, con o anche senza rimborso spese. Questo è un vero appello ai nuoresi: distribuiamo gli ospiti per gruppi tra i quartieri di Seuna, Santu Predu, Preda istrada, Monte jaca e tutti gli altri. Creiamo delle vere e proprie comunità rionali come avviene già in molte parti del mondo nei festival internazionali».

C’è poi l’annosa questione dell’inagibilità dello stadio Quadrivio. «Non si può utilizzare? Pazienza – affermano dalla Pro loco – decentriamo gli spettacoli al corso Garibaldi, in piazza Sebastiano Satta, in via Grazia Deledda, ai Giardinetti o sul monte Ortobene, al nuraghe di Tanca Manna e sul colle di Sant’Onofrio. La città è piena di teatri naturali e artistici a cielo aperto. Promuoviamo l’idea degli spettacoli diffusi che coinvolgano ancora di più le famiglie e i bambini. Magari facendo esibire i gruppi in arrivo da tutta l’Europa, per le strade e non sui palchi. Cantando e ballando tutti insieme nelle tante piazze a disposizione». E conclude Alessandro Melis: «In sostanza, scuole stadi o addirittura bagni chimici, non servono. Cambiamo l’approccio e facciamo in modo che il milione di euro stanziato dalla Regione, possa essere utilizzato per altri scopi».

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