La Nuova Sardegna

Nuoro

Lo screening

Macomer, grande presenza all’Open day della memoria

di Alessandra Deledda

	Il padiglione Tamuli 
Il padiglione Tamuli 

L’iniziativa dell’associazione Donne Medico in collaborazione con il Comune

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Macomer Un’età compresa fra i 49 e i 98 anni, un totale di 108 utenti volontari di cui 87 donne e 21 uomini e 18 di essi “presi in carico” per ulteriori approfondimenti diagnostici. Sono questi i numeri dell’Open day della memoria organizzato dalla sezione di Sassari dell’associazione Donne medico in collaborazione col comune di Macomer che si è svolto lo scorso fine settimana. Un’iniziativa dedicata alle persone ultracinquantenni che aveva lo scopo di somministrare uno specifico test per la prevenzione e la diagnosi tempestiva delle patologie neurodegenerative che conducono al declino cognitivo e alla demenza. Sei postazioni, allestite nel Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura hanno accolto i numerosi utenti che, nelle settimane precedenti, avevano accolto l’invito del Comune per prenotare la loro adesione all’iniziativa. Col supporto di alcuni amministratori comunali, coadiuvati anche da alcuni volontari della sezione macomerese dell’associazione Donatori Midollo Osseo (Admo), le responsabili dell’associazione Donne Medico hanno accolto e testato in tutto 108 utenti. «Una comunità che risponde così entusiasta e che dimostra un tale interesse per il proprio stato di salute – è il commento della vicesindaca e assessore alle Politiche sociali del comune di Macomer, Maria Luisa Muzzu – rappresenta una risorsa importante che intendiamo ulteriormente valorizzare. Abbiamo infatti già pensato e programmato ulteriori appuntamenti dedicati ad altri aspetti della salute». Il primo, in ordine di tempo, si svolgerà nei primi giorni di novembre e sarà uno screening dedicato a verificare lo stato di salute del cuore, delle carotidi e dell’aorta addominale. «Sono azioni che l’amministrazione comunale promuove – sostiene ancora Muzzu – per cercare di dare risposte di salute in un periodo particolarmente difficile per la sanità territoriale che si trova sguarnita e in difficoltà. Insieme all’interlocuzione con le istituzioni sanitarie, assessorato regionale, Asl e Distretto sanitario di Macomer, che sollecitiamo continuamente per la ricerca di soluzioni, la promozione di queste iniziative, è un altro strumento che possiamo usare per venire incontro ai bisogni dei cittadini». La collaborazione fra Comune e mondo dell’associazionismo, è l’altro elemento fondamentale di questo percorso che può, valorizzando il ruolo del volontariato, supplire in parte alle difficoltà di questo periodo.

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