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Verso il voto

Rottura nei dem cittadini: il vice segretario Paolo Pirisi lascia il partito

di Luciano Piras

	Un incontro del Pd in città. Nel riquadro: Paolo Pirisi
Un incontro del Pd in città. Nel riquadro: Paolo Pirisi

«Il Pd di Nuoro è ostaggio delle correnti. Perciò lascio ogni incarico e rigetto la tessera, ma resto comunque nel Campo largo»

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Nuoro La campagna elettorale comincia ad aprire le prime crepe: dopo le dimissioni di Carlo Prevosto da tutti gli incarichi interni al Pd, ora è Paolo Pirisi a dare un colpo di spugna netto rinunciando addirittura alla tessera del partito. «Mi dimetto da ogni incarico e lascio i dem» mette in chiaro Pirisi, fino a ieri vice segretario cittadino del Partito democratico. Candidato alle primarie del centrosinistra per la scelta dell’aspirante sindaco da portare avanti nel 2020 (su 1.202 votanti, Prevosto raccolse 614 preferenze, Francesco Manca 433, Paolo Pirisi 155, le schede bianche furono 2, 0 le nulle), Pirisi rompe così in aperto contrasto con i vertici del suo partito. Un colpo di teatro che arriva a poche ore dall’assemblea provinciale dem, nella sede di via Istiritta, che ha eletto il suo nuovo presidente, Francesco Ruiu, 31 anni, presidente del consiglio comunale di Dorgali, già segretario provinciale e presidente regionale dei Giovani democratici. Insieme al nuovo presidente, l’assemblea provinciale del Pd ha eletto quale componente del collegio provinciale di garanzia del partito Davide Montisci, 42 anni, in passato segretario cittadino del Pd di Nuoro e presidente nazionale dei Giovani democratici. Ruiu sostituisce nell’incarico Marilisa Marongiu, ora segretaria provinciale del Pd di Nuoro: Montisci prende il posto di Elena Carta, ex presidente del collegio di garanzia.

In questo scenario, fa irruzione Paolo Pirisi. «Il Pd è un partito ostaggio delle correnti» attacca. «Il Pd di Nuoro in questi anni è diventato un partito composto da gruppi autoreferenziali, che giocano a scacchi. Ma non siamo più nel medioevo. Altro che cittadinanza attiva, qui stiamo parlando di ignoranza attiva con tesserati che si muovono nel territorio soltanto quando ci sono le elezioni. Una cosa assurda. Dentro il Pd c’è un tasso altissimo di presunzione, da parte di chi crede di essere moralmente superiore agli altri, anche se poi in molti casi si rivelano moralmente inferiori a tutti gli altri. Presuntuosi e inconcludenti. Chiudo quindi questa parentesi nel Pd rigettando la tessera al segretario cittadino e alla direzione generale – ribadisce Paolo Pirisi –, mettendomi a disposizione della città con un’altra lista collegata al Campo largo e al candidato sindaco Emiliano Fenu. Per una città che ha in programma il riordino del sistema locale, fermo a 25 anni fa con le giunte precedenti, università, Pratosardo, Biblioteca Satta, riqualificazione urbana, periferie, scuola forestale, campus universitario, monte Ortobene, strutture sportive. Temi che vengono riproposti in ogni campagna elettorale quando invece sarebbe più produttivo analizzare i problemi esistenti magari girando un po’ a piedi e intervenire nelle vertenze dei cittadini che comprendono vari campi come viabilità, sicurezza urbana, decoro urbano, alloggi popolari, servizi sociali, attività produttive, sport e tempo libero, povertà, fame... se possibile senza continuare a dire fesserie sulla città e sul ruolo che merita: quella di un capoluogo di Provincia e non di un contenitore di corpi».

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