La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro

L’Atalanta in cattedra al “Fermi”, presentato il progetto DEAcademy

di Luca Urgu

	L'incontro al Liceo Fermi di Nuoro
L'incontro al Liceo Fermi di Nuoro

Protagonisti oltre duecento studenti dell’indirizzo Sportivo del Liceo

3 MINUTI DI LETTURA





Nuoro Primo vivaio in Italia, quarto in Europa. La bontà del lavoro, scrupoloso e attento, compiuto con i giovani, è un dato oggettivo. E non è mai passato inosservato nel calcio che conta (tantissimi giocatori arrivano da qua) grazie all’atteggiamento o meglio alla filosofia di una società seria che sa programmare e fare il passo lungo come la gamba. Il profitto scolastico rimane la priorità, a seguire gli allenamenti con una cultura del lavoro che si apprende da piccoli e che si rivela vincente. Quelle dell’Atalanta, la società calcistica di Bergamo, sono ormai considerate delle best practice tanto da essere seguite da tante società in Italia. A Nuoro nell’aula magna del Liceo Fermi è stato presentato il progetto DEAcademy Atalanta alla presenza di 200 studenti del Liceo Sportivo. In cattedra Mister Andrea Di Cintio, coordinatore Attività di base Atalanta Bergamasca Calcio. Ex giocatore ed apprezzato tecnico ha raccontato ai ragazzi e ai docenti di educazione fisica (Paolo Marteddu) e al coordinatore tecnico Polisport Nuoro Gigi Manunta, il mondo Atalanta in tutte le sue sfaccettature. Un vero e proprio modello a cui si guarda per crescere e darsi un’organizzazione attenta e puntuale che unisca l’aspetto sportivo con quello educativo. All’incontro sono intervenuti anche il presidente della Polisport Salvatore Boeddu e la dirigente del liceo scientifico Mariantonietta Ferrante. Protagonista delle tre giornate di formazione, anche ieri al campo, è stato Andrea Di Cintio, forte del suo grande bagaglio di esperienza, che ha insistito su alcuni valori chiave e mai sacrificabili o derogabili come l’impegno. «La parola d’ordine è che la maglia va sudata sempre» ha ribadito a Nuoro Di Cintio che ha allenato alle giovanili tra gli altri, due dei giocatori di punta del Cagliari (Piccoli e Zortea). «Noi dobbiamo prima crescere brave persone, cittadini che si abituino al sacrificio, poi bravi sportivi. Spesso le due cose coincidono» ha aggiunto. Soddisfatto per l’esito dell’evento patron Boeddu per come sono state seguiti i vari appuntamenti. «Tutti i nostri 180 iscritti delle diverse categorie, dai 5 ai 16 anni, il team tecnico al seguito e la partecipazione convinta dei genitori a cui sono stati dedicati dei momenti informativi ad hoc ci danno ulteriore entusiasmo per continuare su questo percorso – ha rimarcato il dirigente –. Del modello Atalanta, colpiscono i principi organizzativi: massimo impegno negli allenamenti e il rivendicare per i minori il diritto di sbagliare, perché solo con l’allenamento ripetuto e organizzativo si possono raggiungere traguardi sportivi e di crescita per ogni tesserato. Tutti portiamo a casa da questo evento formativo la consapevolezza che la strada intrapresa è quella giusta – ha concluso presidente Polisport Salvatore Boeddu – e che la DEAcademy Atalanta può davvero rappresentare un trampolino di lancio per traguardi sempre più motivanti per l’intera comunità della Polisport Nuoro» © RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Lo scenario

Un Papa nero è possibile, gli eredi africani di Bergoglio e i numeri del conclave che potrebbero fare la differenza

Le nostre iniziative