«Salvatore Satta è stato ignorato dalle istituzioni»
La denuncia di Angelo Altea: «Per festeggiare i cinquant’anni dalla morte le risposte sono state identiche da ogni parte: non abbiamo soldi»
Nuoro «La ricorrenza dei cinquant’anni dalla morte di Salvatore Satta è stata ignorata dalle istituzioni sarde». La denuncia di immobilismo arriva puntuale e meditata da parte del giornalista ed ex parlamentare Angelo Altea. Da oltre dieci anni Altea è il presidente dell’Associazione nuorese “I Martedì Letterari”, realtà che organizza e promuove eventi culturali di spessore in città animando con il proprio contributo il dibattito su piccoli e grandi questioni.
Associazione, anche per questo background che si sentiva di dare un proprio contributo originale anche in vista dell’importante anniversario di uno dei suoi figli illustri di Nuoro che scrivendo “Il giorno del giudizio” ha firmato uno dei capolavori della letteratura mondiale del Novecento. Infatti aveva anche preparato un programma di massima da sottoporre ai vari enti, ma oltre l’approvazione per i contenuti di chi lo avrebbe dovuto in qualche maniera sostenere, non si è andati.
«Io fin dal novembre del 2024 ho ricordato a tutti che il 19 aprile 2025 sarebbero stati 50 anni dalla morte di Salvatore Satta. La comunicazione anche con una proposta di manifestazioni, naturalmente sintetica da dettagliare in un secondo momento, era quella che la città comunque in qualche modo riuscisse ad appropriarsi pienamente di questo capolavoro letterario che finora ha avuto un rapporto di amore e odio con i nuoresi perché con “Il giorno del giudizio” non riescono a fare i conti», dice Altea. Che aggiunge: «Prima di tutto abbiamo chiesto una partecipazione almeno morale a questo anniversario con la messa in campo di ciascuno del proprio marchio. E poi anche dei finanziamenti abbastanza moderati, peraltro basta scorrere il programma da noi proposto per capirlo. Ho avuto da tutti risposte entusiastiche sulla qualità del programma, però al momento di parlare delle risorse le risposte sono state identiche: non abbiamo soldi».
Motivazioni che sono apparse subito deboli. «Non mi pare che in questa città non siano arrivate risorse per manifestazioni varie: carnevali, feste in costume e altro», sottolinea il giornalista e animatore culturale. Altea, a nome dei Martedì letterari, ha anche scritto anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Garbata anche in questo caso la risposta che informava che il tramite anche solo per il patrocinio dovesse farlo un ente. Tardivo per Altea anche il finanziamento recente da parte della Regione.
«È proprio così, la Regione ci ha messo la ciliegina sulla torta perché nel bilancio appena approvato stanzia centomila euro all’associazione Editori sardi, sede a Cagliari, per ricordare Salvatore Satta e altri cinquantamila euro al Comune di Nuoro per la rassegna teatrale, “Il giorno del giudizio”, curata da Sardegna Teatro, sempre di Cagliari. Tutti bravi professionisti e capaci di fare dei lavori di spessore, ma vorrei rimarcare ancora una volta che, per le associazioni di Nuoro non c’è nulla, soprattutto perché il nuorese venga trasformato da spettatore passivo in attivo, ovvero protagonista».
La delusione c’è tutta, ma la questione non va affatto ridotta come qualcuno potrebbe sostenere come una polemica di sterile campanilismo. «Assolutamente no, perché sarebbe stata anche oltraggiosa nei confronti della memoria di uno dei più grandi scrittori della letteratura mondiale del Novecento. L’unico scopo che ci siamo posti nel sollecitare il ricordo di Salvatore Salta, a cinquanta anni dalla morte».