Treno Nuoro-Abbasanta, appello al ministero: «Ora via al progetto»
Il presidente del comitato, Claudio Solinas: «Faccia partire il piano di fattibilità»
Nuoro Dopo otto anni di battaglie per connettere Nuoro con le ferrovie nazionali – visto è l’unico capoluogo in Italia che è privo di quel collegamento – e le tremila persone portate in piazza a sostegno della causa, il comitato spontaneo Trenitalia nuorese, e il suo presidente, l’avvocato Claudio Solinas, non hanno alcuna intenzione di mollare la presa a pochi metri dal traguardo. Che in questo caso è rappresentato dall’avvio del progetto di fattibilità sulla nuova linea ferroviaria per collegare Nuoro ad Abbasanta. E da lì, dunque, al resto dell’isola con porti, aeroporti, università e ospedali. Ma il progetto di fattibilità, nonostante lo studio che lo ha preceduto sia ormai pronto da tempo, ancora non si è visto. E per questo, il comitato, torna alla carica, e stavolta lo fa rivolgendosi direttamente ai ministeri guidati da Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti.
«Rivolgiamo un accorato appello al Ministro dei Trasporti e al Ministro delle Finanze – spiega il presidente del comitato Trenitalia nuorese, Claudio Solinas – che oltre un anno e mezzo fa, mostravano sensibilità e concreto impegno al fine di affrancare Nuoro dall'isolamento ferroviario. Lo studio di fattibilità delle soluzioni possibili, elaborato da Rfi il 23 gennaio 2025 e volto a inserire Nuoro nella rete ferroviaria nazionale, è un grande passo e rappresenta un traguardo importante per tutte le aree interne; ma ora auspichiamo che, senza indugio, prenda avvio il progetto di fattibilità tecnico economica della nuova linea Nuoro-Abbasanta». L’avvocato Solinas lo sottolinea, che in un momento storico nel quale «si discute di riarmo, di Pnsai delle aree interne, quelle più soggette a spopolamento, la progettazione, il finanziamento e la realizzazione della connessione ferroviaria rappresenterebbero una misura tangibile da parte di uno Stato che si farebbe presenza e che rivolgerebbe quella cura e attenzione verso un territorio che si impoverisce di persone, di capacità, di intelligenze».
E il tema dei trasporti, e del collegamento ferroviario di una provincia spesso dimenticata – ricorda il presidente del comitato – tocca anche da vicino la questione spopolamento. Perché, dice, «i paesi si spopolano, i giovani vanno via. Alcuni non possono neppure formarsi e studiare tanto sono distanti le Università storiche (Cagliari, Sassari) che sarebbero certamente più accessibili con un treno veloce. I giovani non trovano lavoro e, quando lo trovano, si indebitano per acquistare un’auto, anziché acquistare una casa. I pazienti e il personale sanitario sono costretti a compiere viaggi della speranza per una visita medica, per raggiungere la sede di un ospedale per potersi curare o per lavorare. Il personale scolastico è costretto a viaggiare sempre in auto. Raggiungere i poli, porti, aeroporti, Università, Ospedali e gli altri capoluoghi dalle aree interne e viceversa è possibile solo con l'auto, mentre i bus sono esigui e poco competitivi.». È evidente, aggiunge il presidente del comitato Trenitalia, «che una nuova linea ferroviaria nell’immediato aprirebbe i cantieri, creando opportunità di lavoro e rilanciando l'occupazione, e soprattutto, in prospettiva, migliorerebbe l'accessibilità e la mobilità interna con benefici enormi per il turismo. I benefici sociali sarebbero immensi, lo sviluppo economico crescerebbe perché ogni miglioramento di un punto percentuale della mobilità si tradurrebbe in un innalzamento del PIL in misura corrispondente. Per tutte queste ragioni ci rivolgiamo nuovamente ai Ministri competenti affinché sollecitino l'avvio del Progetto di fattibilità della linea Nuoro-Abbasanta, dando così seguito al percorso virtuoso tanto atteso».