Nuoro, polemica sulle tariffe Tarip. Il sindaco: «Ma non c’è alcun aumento»
Opposizioni all’attacco: «Il Comune poteva ridurle». Fenu: «Tutto invariato nonostante il balzello del Governo»
Nuoro «Nessun aumento nonostante il balzello imposto dal Governo nazionale» sottolinea il sindaco Emiliano Fenu. «Le tariffe potevano essere ridotte» controbatte il gruppo di minoranza SiAmo Nuoro, Pierluigi Saiu e Bastianella Buffoni. Al centro della polemica, dopo il consiglio comunale di venerdì scorso, è la Tarip, la Tariffa rifiuti puntuale (sostitutiva della vecchia Tari). «Per l’anno 2025 saranno applicate le stesse tariffe Tarip del 2024, come previsto dalla legge in caso di mancata approvazione entro il 30 giugno delle nuove tariffe» spiega il primo cittadino. «Poiché il nuovo consiglio non era ancora insediato a quella data, le tariffe in vigore sono rimaste invariate» chiarisce Fenu. L’unica novità che i nuoresi si troveranno in bolletta è un costo fisso aggiuntivo di 6 euro a utenza, la cosiddetta Ur3 destinata a finanziare il “bonus sociale rifiuti” e introdotta dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. «Una misura imposta dal Governo Meloni e non dal Comune di Nuoro» contrattacca il sindaco. Dall’opposizione, arriva l’attacco anche di Maura Chessa (Cucca sindaco): «Il Comune chiude il 2024 con un avanzo consistente (oltre 30 milioni di euro) ma con una parte disponibile negativa di oltre 10 milioni. Questo evidenzia un problema strutturale che rischia di limitare la reale capacità di spesa del Comune».
(L'articolo completo sull'edizione digitale e nel giornale in edicola il 15 settembre)