Provincia, si insedia il nuovo Consiglio: «Una guida politica del territorio»
Dopo dieci anni di commissariamento l’ente riparte: Ciccolini: «Obiettivi: sviluppo, rappresentanza e coesione»
Nuoro Dopo circa dieci anni di commissariamento, oggi, 20 ottobre, si è insediato il nuovo consiglio provinciale dopo le elezioni di secondo livello. Il neo presidente Giuseppe Ciccolini ha rivolto un saluto ai numerosi presenti anche tra il pubblico e ai nuovi consiglieri. Ma per le dichiarazioni programmatiche vere e proprie, e soprattutto per l’attribuzione delle deleghe agli assessori, bisognerà attendere la prossima seduta del consiglio che avverrà dopo la stesura del nuovo statuto e dei nuovi regolamenti della Provincia.
«Dopo dieci anni di commissariamenti e amministrazioni straordinarie, la Provincia di Nuoro torna ad avere un organo eletto _ ha spiegato Ciccolini _ È un passaggio importante, un segnale di ripartenza, anche se si tratta ancora di elezioni di secondo livello, come quelle sperimentate per la prima volta nella nostra regione.
Rivedere oggi questa sala, che racchiude gran parte della storia della nostra Provincia, dà il senso profondo di questo momento. Ho vissuto personalmente un anno di amministrazione straordinaria e posso dire con convinzione che non è una forma di governo adeguata per rappresentare un territorio. Pur disponendo di pieni poteri, non ha portato benefici concreti alla nostra comunità.
Mi auguro che si possa tornare quanto prima alle elezioni dirette, perché solo così potremo riappropriarci pienamente della democrazia rappresentativa e della forza che essa garantisce. Ritengo che la riforma Delrio non sia stata una buona riforma: ha indebolito i territori più fragili, come il nostro, a vantaggio delle città metropolitane, che hanno acquisito maggiori risorse e strumenti. Ora tocca a noi fare la nostra parte, riportando al centro della politica l’attenzione per i territori, in particolare per quelli più marginali. Queste non sono ancora dichiarazioni programmatiche: esse verranno presentate insieme all’approvazione dello statuto e dei regolamenti che consentiranno alla Provincia di operare pienamente.
Non è stato ancora possibile assegnare le deleghe ai consiglieri proprio perché occorre rispettare le disposizioni che saranno contenute nello statuto e attendere il riscontro al quesito già posto nelle scorse settimane riguardo alla presenza o meno dell’Assemblea dei Sindaci.
I sindaci saranno comunque protagonisti del governo del territorio. L’istituzione di una Consulta dei Sindaci, luogo stabile di confronto e collaborazione, sarà fondamentale per dare voce a tutti i comuni, soprattutto ai più piccoli e isolati.
Occorre prestare particolare attenzione ai territori più fragili: penso al Mandrolisai, che oggi non ha rappresentanti in questo Consiglio, ma anche al Marghine e a gran parte della Barbagia. La Provincia non potrà rinunciare al proprio ruolo nella Conferenza Socio-Sanitaria, perché non esiste oggi tema che stia più a cuore ai cittadini. Dobbiamo essere presenti, portare il nostro contributo e promuovere una maggiore consapevolezza su questioni sempre più delicate»