La Nuova Sardegna

Nuoro

Il caso

Dermatite bovina, Consiglio di Stato e Tar: è scontro sugli abbattimenti – Ecco cosa sappiamo

di Valeria Gianoglio
Dermatite bovina, Consiglio di Stato e Tar: è scontro sugli abbattimenti – Ecco cosa sappiamo

Il tribunale amministrativo riconosce le ragioni dell’Asl, rappresentata dall’avvocato Siotto

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Nuoro Tre ordinanze del Tar, a ridosso dell’ultimo weekend, hanno respinto le richieste di altrettanti allevatori, di Orani e Oniferi, per fermare gli abbattimenti di bovini disposti dall’Asl nuorese: gli abbattimenti si faranno, dunque, a meno di altri ricorsi, così come ha disposto l’azienda sanitaria nuorese. La dermatite nodulare bovina continua, dunque, ad animare le aule della legge anche negli ultimi giorni prima del fine settimana festivo. Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato si era pronunciato, invece, a favore di due allevatori originari di Orune con l’azienda nelle campagne di Orotelli, bloccando gli abbattimenti di circa un centinaio di capi perché aveva accolto gli argomenti del loro avvocato, Raffaele Soddu, che aveva sostenuto la non scientificità del metodo utilizzato per accertare la malattia, e aveva ribadito il fatto che i bovini fossero sani e avessero anche superato indenni il periodo post vaccino. Nelle ultime ore, invece, alcune pronunce del Tar hanno dato ragione all’Asl e ai provvedimenti di abbattimento disposti nei confronti di alcuni allevamenti. Con tre ordinanze pubblicate il 31 ottobre, come spiega Priamo Siotto, l’avvocato che sta seguendo la vicenda su incarico dell’Asl nuorese, «il Tar Sardegna ha respinto le istanze cautelari contro i provvedimenti di abbattimento emessi dall’Asl di Nuoro, confermando la piena legittimità delle misure adottate in conformità alla normativa europea. Il tribunale ha richiamato l’orientamento consolidato del Consiglio di Stato (ordinanze numeri 3166/2025 e 3681/2025) che ribadisce l’obbligatorietà dell’abbattimento immediato di tutti gli animali negli stabilimenti colpiti da malattie di categoria A quale la Lsd, ai sensi del Regolamento delegato Ue 687/2020». L’Asl nuorese, attraverso il suo avvocato, ribadisce anche che l’ultima pronuncia del Consiglio di Stato – quella che aveva bloccato gli abbattimenti nell’azienda agricola di due fratelli nelle campagne Orotelli – non ha una portata generale ma riguarda un caso specifico e diverso da tanti altri. «Il Consiglio di Stato – spiega l’avvocato Siotto – ha sospeso l'abbattimento esclusivamente in considerazione di circostanze peculiari di quel caso specifico, ovvero animali risultati sani dopo prolungato periodo di osservazione e immediatamente separati dai capi infetti, disponendo comunque verifiche tecniche. Tale pronuncia non modifica affatto l'orientamento consolidato sulla necessità degli abbattimenti nelle ordinarie situazioni di gestione dei focolai».

E le ultime ordinanze del Tar «confermano pienamente questa ricostruzione, avendo correttamente applicato i principi della giurisprudenza di legittimità ai casi concreti esaminati, nei quali non ricorrevano le eccezionali condizioni che avevano giustificato la sospensione dinanzi al Consiglio di Stato. La presenza di mandrie promiscue, irregolarità gestionali e animali deceduti ha legittimamente condotto il Tar a confermare la necessità dell’applicazione rigorosa delle misure di eradicazione previste dalla normativa europea. L’attuale quadro giurisprudenziale conferma la piena legittimità dei provvedimenti dell'Asl di Nuoro. L’ordinanza del Consiglio di Stato non rappresenta un mutamento di indirizzo ma l'applicazione dei medesimi principi ad una situazione del tutto peculiare, senza alcuna incidenza sulla validità generale dell'orientamento consolidato».

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