La Nuova Sardegna

Nuoro

La città del futuro

Polo universitario al via, Nuoro rilancia l’ateneo delle zone interne

di Luciano Piras

	Il Campus universitario visto dall'alto. Nei tondini: il sindaco Fenu e l'assessore Cabula (foto di Massimo Locci)
Il Campus universitario visto dall'alto. Nei tondini: il sindaco Fenu e l'assessore Cabula (foto di Massimo Locci)

La Regione stanzia due milioni e mezzo a favore di UniNuoro. Il sindaco Fenu: «Una opportunità per investire sul Campus»

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Nuoro Due milioni e mezzo in arrivo dalla Regione per il rilancio dell’Università di Nuoro. Da troppo tempo dimenticata, finalmente se ne riparla. Con buone nuove anche sul versante delle iscrizioni all’ateneo barbaricino. Da UniNuoro, infatti, fanno sapere che le immatricolazioni ai corsi dell’ateneo sono aumentate del 23%. «L’obiettivo a breve termine è quello di puntare sull’offerta della nostra sede decentrata che verrà ospitata nel campus universitario nei locali dell’ex artiglieria» sottolinea il sindaco di Nuoro, Emiliano Fenu. Che rilancia così un tema caldo portato all’attenzione della città fin dalla campagna elettorale delle ultime amministrative. «Nuoro deve offrire una opportunità formativa di qualità rivolta agli studenti sardi che sceglieranno la nostra città per gli studi universitari» commenta Fenu davanti alla delibera della giunta regionale che stanzia otto milioni a favore delle sedi universitarie decentrate della Sardegna nell’anno accademico 2025/2026.

Due milioni e mezzo del totale (il 31,25% dell’intera posta) arriveranno a Nuoro: così ha deciso la giunta Todde su proposta dell’assessora della Pubblica istruzione Ilaria Portas. Una dote finanziaria rilevante che consentirà alla sede nuorese dell’Università di organizzare al meglio l’attività accademica. «Attraverso i fondi regionali, per i quali ringrazio l’assessora Portas che ha dimostrato attenzione nei confronti della città – evidenzia ancora il sindaco Fenu –, avremmo la possibilità di presentarci ai nostri interlocutori, le istituzioni e gli atenei sardi e non solo, con un progetto credibile. In questo modo non saremmo più noi ad andare alla ricerca di corsi universitari gemmati, ma diventeremmo un “contenitore” in grado di far convergere nel nostro polo accademico nuove proposte formative in grado di rispondere alle esigenze degli studenti. Un polo rinnovato che vorremmo diventasse il punto di riferimento per il territorio» prosegue il primo cittadino. Un’idea che Emiliano Fenu ha sempre portato sul tavolo delle trattative.

«Come assessore comunale alla Pubblica istruzione, formazione, università e ricerca – aggiunge subito Domenico Cabula –, sono particolarmente soddisfatto dell’attenzione dell’assessora regionale Ilaria Portas e dell’intera giunta per il finanziamento complessivo di 2.576.87 euro, risorse che consentono al Polo universitario nuorese di poter programmare il rafforzamento dell’offerta dei percorsi formativi diventando un centro di eccellenza in settori dove Nuoro e la Barbagia hanno un vantaggio competitivo». «In questo anno accademico – fa sapere l’assessore Cabula – c’è stato un incremento del 23% degli iscritti. A Nuoro ora come ora ci sono di 514 frequentanti i sette corsi di laurea, di cui più del 60 per cento arrivano da altre località della Sardegna». «Il campus universitario all’ex Artiglieria – riprende il sindaco Fenu – è una vera opportunità di crescita solo se prevede non solo aule studio e laboratori, ma anche spazi all’aperto e aree verdi, una mensa e alloggi all’avanguardia. In questo caso non si tratta solo di un intervento edilizio, ma di un’azione che tutela il futuro socioculturale che si aggiunge alle risorse regionali stanziate a favore dell’organizzazione dell’offerta universitaria».

«Come amministrazione – spiega Domenico Cabula – stiamo lavorando al pieno recupero dell’ex Artiglieria, programma che costituisce una delle più importanti opportunità di rigenerazione urbana e di sviluppo culturale e formativo per Nuoro e per l’intera Sardegna centrale. Le potenzialità della sede universitaria nuorese sono significative, soprattutto se considerate nel contesto socio-economico e culturale delle zone interne. La sede può fungere da laboratorio di innovazione, sviluppando progetti di ricerca applicata in collaborazione con enti pubblici, imprese e comunità locali. Investire nell’università di Nuoro – conclude Cabula – significa investire nella conoscenza, nei giovani e nello sviluppo sostenibile del territorio».

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