La Nuova Sardegna

Nuoro

Il caso

La rivolta di 17 medici di famiglia: «Nessuno tocchi le cure primarie»

di Nino Muggianu
La rivolta di 17 medici di famiglia: «Nessuno tocchi le cure primarie»

I sanitari del Distretto di Siniscola contro l’accentramento del servizio. La replica della Asl: «L’Azienda resta aperta al confronto»

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Siniscola Preoccupazione e fermo dissenso nei confronti del nuovo assetto aziendale che prevede la centralizzazione delle cure primarie a Nuoro. È questa la posizione dei medici del Distretto sanitario di Siniscola. Fortemente allarmati per una scelta che ritengono potenzialmente dannosa «per l’efficienza del sistema e per la qualità dell’assistenza ai cittadini del nostro territorio».

L’allarme «Negli ultimi due anni – affermano ben diciassette dei diciotto sanitari in servizio nel territorio che afferisce al capoluogo della Baronia – il Distretto di Siniscola ha rappresentato un modello di organizzazione virtuosa, grazie alla collaborazione tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, personale amministrativo, operatori dell’Adi e del Pua. Questo percorso, coordinato con competenza dalla dirigente medico, dottoressa Licia Abbruzzese, ha permesso di raggiungere risultati rilevanti sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo» si legge in un documento.

Le firme Un lungo documento, tra analisi della realtà odierna e prospettive future, condiviso e firmato da Antonella Meloni, Chiara Bacciu, Maria Rosaria Murru, Lisetta Pau, Graziella Pau, Dino Sardu, Achille Calvisi, Antonello Salis, Giovanni Maria Serra, Donatella Ricciottini, Laura Cabiddu, Osvaldo Carboni, Ernesto Abad, Barbara Uras, Antonio Puxeddu, Giorgia Puxeddu e Tina Pinna. «In particolare – vanno avanti i diciassette medici del Distretto sanitario di Siniscola –, nel nostro territorio si è riusciti a garantire una presa in carico capillare dei pazienti fragili, assicurando interventi tempestivi nella gestione della cronicità e nelle emergenti criticità sociosanitarie. Un modello di prossimità che ha dimostrato come la collaborazione territoriale sia la chiave per un’assistenza efficace e sostenibile». Le esperienze pregresse, purtroppo, secondo i sanitari che lanciano l’allarme, «dimostrano che l’accentramento di funzioni, competenze e servizi si è spesso rivelato fallimentare in ambito di salute pubblica. Emblematico è il caso della centrale del sistema di telemonitoraggio, localizzata a Nuoro per tutti e quattro i Distretti della Asl: la mancata comunicazione e collaborazione con i medici di famiglia ha portato, in più di un’occasione, a ricoveri in urgenza evitabili, contraddicendo lo scopo stesso della telemedicina, pensata per prevenire tali situazioni» sottolineano ancora Meloni, Bacciu, Murru, Lisetta Pau, Graziella Pau, Sardu, Calvisi, Salis, Serra, Ricciottini, Cabiddu, Carboni, Abad, Uras, Puxeddu, Puxeddu e Pinna.

L’appello «Per queste ragioni – insistono i diciassette firmatari della missiva –, chiediamo con determinazione che il Distretto di Siniscola – che da gennaio 2026 vedrà anche l’insediamento del nuovo direttore – mantenga la gestione delle cure primarie, preservandone autonomia, efficienza e continuità operativa. Ci opponiamo con forza a un accentramento che rischia di disgregare ciò che, con professionalità e dedizione, è stato costruito negli anni: un sistema vicino alle persone, radicato nel territorio e orientato alla tutela dei nostri assistiti». Una presa di posizione netta e chiara per difendere il territorio e i pazienti.

La replica della Asl «Nella consapevolezza che non è semplice governare processi complessi in un’azienda eterogenea e con proprie caratteristiche peculiari (si veda, ad esempio, la distribuzione del territorio e della popolazione nei quattro distretti socio-sanitari), la Direzione strategica promuove costantemente la sinergia tra i distretti aziendali al fine di assicurare equità e omogeneità nell’erogazione dei servizi socio-sanitari territoriali nel rispetto e nella piena autonomia delle funzioni distrettuali, che devono necessariamente tenere conto delle peculiarità del contesto di riferimento». I vertici della Asl di Nuoro rispondono così alla nota a firma dei medici di medicina generale del distretto di Siniscola. Il commissario Angelo Zuccarelli e le altre figure apicali dell’azienda, «nella sua propensione all’ascolto e al confronto, peraltro mai venuto meno in questi mesi – sottolinea la Asl –, coglie l’occasione per ringraziare i professionisti nell’aver voluto fornire un contributo all’impegnativo processo di riorganizzazione in atto». «L’Azienda resta aperta al dialogo con i medici del territorio, così come ha sempre fatto finora, anche con le amministrazioni locali, per un confronto sereno e produttivo al fine di costruire insieme il modello ideale che consente all’Azienda di gestire a livello centrale i macro-processi organizzativi e contestualmente assicurare l’auspicato decentramento alle funzioni distrettuali per una operatività più efficace dei processi stessi. L’Assistenza domiciliare integrata, l’Assistenza protesica vengono gestite in autonomia in ogni Distretto. La dottoressa Licia Abbruzzese è presidente Uvt (Unità di valutazione territoriale) e Pua (Punto unico di accesso) e continuerà ad esserlo». 

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