Tre nuove testimonianze: si allarga l’inchiesta sulle ragazze a pagamento
Alessandro Cecioni
Sigillate le audiocassette consegnate da Patrizia D’Addario sulle serate a Palazzo Grazioli. E alcune ragazze confessano di aver partecipato a feste a Villa Certosa
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ROMA. Non c’è solo Patrizia D’Addario. Altre tre ragazze hanno confermato di essere state contattate, e pagate, per andare alle feste di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli. Alcune avrebbero anche ammesso di aver partecipato a feste in Sardegna, a Villa Certosa. Non solo. Come aveva preannunciato nell’intervista al Corriere della Sera, Patrizia D’Addario ha consegnato ai magistrati alcune cassette audio nelle quali - dice la ragazza - si sente la voce di Silvio Berlusconi. Sarebbe stato consegnato anche un filmato, fatto probabilmente con un videofonino, nel quale si vede, in un fotogramma, anche la foto di Veronica Lario in una cornice. «Agli attacchi rispondo con il lavoro», dice Berlusconi prima di partire alla volta di Bruxelles, «e non date retta ai rumors che girano su Tremonti e Draghi, con loro c’è piena collaborazione».
L’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, dopo la gaffe di mercoledì («Berlusconi al massimo è l’utilizzatore finale») prova a rimediare scegliendo un’altra strategia. «Certamente non c’è nessuna problematica per il presidente del consiglio - dice intervistato a Radio 24 - perché se qualcuno si porta dietro in una serata un soggetto che presenta come sua fidanzata, è impossibile conoscere il rapporto effettivo che esiste fra i due».
Qualche dubbio viene se è vero, come racconta di sé Patrizia D’Addario, che la ragazza arrivata con un ospite poi si fermi a dormire mentre l’accompagnatore riparte. Ghedini ha detto anche dell’altro: «Secondo lo schema D’Addario, che a noi non risulta corretto, Berlusconi sarebbe soggetto inconsapevole». E ancora: «Berlusconi non ha bisogno che qualcuno gli porti le donne. Penso che potrebbe averne in grandi quantità gratis. Eppoi Berlusconi ha grande rispetto per il mondo femminile e nessuna attitudine a pagare una donna per avere rapporti con lui».
Nulla vieta che, come diceva Denis Verdini mercoledì, «Berlusconi abbia ceduto alle lusinghe di una bella ragazza», solo che la ragazza avrebbe registrato tutto e anche fatto un film con il telefonino. I magistrati di Bari per ora hanno chiuso i nastri in un plico sigillato.Il procuratore titolare dell’inchiesta, Giuseppe Scelsi, formalmente è in ferie. Gli interrogatori delle ragazze, infatti, risalirebbero ad alcuni giorni fa.
L’unica cosa che si conferma in Procura è la titolarità dell’inchiesta è di Bari (qualcuno ipotizzava che potesse essere spostata a Roma) perché «l’incarico alle ragazze è stato dato a Bari», almeno in riferimento alla D’Addario, essendo di lì sia lei che Giampaolo Tarantini, l’uomo che l’ha contattata.
Intanto proseguono anche le due inchieste per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Inchieste che riguardano gli appalti nella Sanità pugliese e che vedono al centro delle indagini l’improvviso impennarsi del fatturato della Techno Hospital, la società di Gianpaolo e Claudio Tarantini. Molti indagati e un primo scossone politico: le dimissioni dell’assessore regionale Alberto Tedesco.
L’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, dopo la gaffe di mercoledì («Berlusconi al massimo è l’utilizzatore finale») prova a rimediare scegliendo un’altra strategia. «Certamente non c’è nessuna problematica per il presidente del consiglio - dice intervistato a Radio 24 - perché se qualcuno si porta dietro in una serata un soggetto che presenta come sua fidanzata, è impossibile conoscere il rapporto effettivo che esiste fra i due».
Qualche dubbio viene se è vero, come racconta di sé Patrizia D’Addario, che la ragazza arrivata con un ospite poi si fermi a dormire mentre l’accompagnatore riparte. Ghedini ha detto anche dell’altro: «Secondo lo schema D’Addario, che a noi non risulta corretto, Berlusconi sarebbe soggetto inconsapevole». E ancora: «Berlusconi non ha bisogno che qualcuno gli porti le donne. Penso che potrebbe averne in grandi quantità gratis. Eppoi Berlusconi ha grande rispetto per il mondo femminile e nessuna attitudine a pagare una donna per avere rapporti con lui».
Nulla vieta che, come diceva Denis Verdini mercoledì, «Berlusconi abbia ceduto alle lusinghe di una bella ragazza», solo che la ragazza avrebbe registrato tutto e anche fatto un film con il telefonino. I magistrati di Bari per ora hanno chiuso i nastri in un plico sigillato.Il procuratore titolare dell’inchiesta, Giuseppe Scelsi, formalmente è in ferie. Gli interrogatori delle ragazze, infatti, risalirebbero ad alcuni giorni fa.
L’unica cosa che si conferma in Procura è la titolarità dell’inchiesta è di Bari (qualcuno ipotizzava che potesse essere spostata a Roma) perché «l’incarico alle ragazze è stato dato a Bari», almeno in riferimento alla D’Addario, essendo di lì sia lei che Giampaolo Tarantini, l’uomo che l’ha contattata.
Intanto proseguono anche le due inchieste per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Inchieste che riguardano gli appalti nella Sanità pugliese e che vedono al centro delle indagini l’improvviso impennarsi del fatturato della Techno Hospital, la società di Gianpaolo e Claudio Tarantini. Molti indagati e un primo scossone politico: le dimissioni dell’assessore regionale Alberto Tedesco.