La Nuova Sardegna

LA MADDALENA. Non c’è solo la politica impegnata nella battaglia per difendere l’ospedale Paolo Merlo. Al fianco dei sindaci e delle amministrazioni ci sono anche i sindacati. Anche se non viene ipotizzato alcun licenziamento, c’è grande preoccupazione per gli assetti futuri della struttura sanitaria. Massimiliano Guccini per la Uil Fpl, Lorenzo Porcheddu per la Cgil Fp e Alma Viola per la Cisl Fp, da subito hanno interrotto le relazioni sindacali con l'Asl, subordinando ogni trattativa alla sospensione della votazione sull'atto aziendale, come poi è avvenuto. I sindacalisti hanno rivendicato, oltre alla tutela dei posti di lavoro, la salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini della Maddalena. «La Asl avrebbe dovuto consultare anche i sindacati , oltre ai sindaci, prima di deliberare l'atto aziendale – dichiara Guccini, Uil Fpl –. Ecco perché apprendiamo con favore la notizia della sospensione del piano della Asl. In questo modo avremo la possibilità di apportare delle modifiche. Abbiamo trovato un prezioso sostegno nei sindaci. Per questo siamo fiduciosi che si possa arrivare a una soluzione condivisa».

Per Lorenzo Porcheddu, Cgil Fp «è vitale per il Paolo Merlo il potenziamento del pronto soccorso e della medicina d'urgenza perché rappresentano la porta di accesso ai servizi sanitari».

Martedì mattina, al fianco dei sindaci ci saranno anche i sindacati nella commissione proposta dal vice presidente della Provincia Pietro Carzedda, l’ organismo che dovrà presentare gli emendamenti sul piano aziendale della Asl. Le organizzazioni sindacali si dicono fiduciose. «Confidiamo che il direttore generale della Asl prenda in considerazione le proposte della commissione – è il pensiero dei sindacalisti –, che rappresentano la volontà e la posizione unitaria del territorio».

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