La Nuova Sardegna

Olbia

Qatar-Regione, feeling sotto accusa

di Serena Lullia
Qatar-Regione, feeling sotto accusa

Le due opposizioni criticano l’assidua presenza del governatore Cappellacci ad Arzachena e l’ennesimo rinvio del Consiglio

13 aprile 2013
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ARZACHENA. Il vertice Smeraldo dei top manager della Qatar Holding con Comune e Regione e il contemporaneo rinvio del consiglio comunale aperto sul piano di sviluppo di Porto Cervo non piacciono alla minoranza. I capigruppo Efisio Onali e Fabio Fresi firmano una nota al veleno. Le due opposizioni non accettano con il sorriso il rinvio, a data da destinarsi, del Consiglio. Da settimane il sindaco Alberto Ragnedda lavora per portare in aula non Tom Barrack, consulente per la Qatar Holding, intermediario poco gradito alle due minoranze. Ma uno dei big del braccio operativo del fondo sovrano qatarino. «Già il 5 marzo abbiamo protocollato la richiesta di un consiglio comunale straordinario per discutere e impostare una chiara linea di azione nell’interesse della comunità – si legge nella nota –. L’incontro è stato più volte rinviato con la scusa che l’imprenditore non fosse disponibile. Peccato però che questa disponibilità ci sia per frequenti incontri informali ad altri livelli. Tutto ciò è un errore. La volontà della comunità arzachenese deve emergere. A oggi le bozze del piano di investimento da un miliardo di euro sono poco più che aria fritta, direttamente riesumate dalla vecchia proprietà». Ma la critica delle opposizioni punta anche su Cagliari. Sotto accusa il rapporto privilegiato con Arzachena e la Costa Smeralda del presidente della Regione Ugo Cappellacci. «Oggi la vicenda Qatar si svolge su due livelli – aggiungono i consiglieri di minoranza –. Da un lato il Comune, dall’altro il rapporto fra la proprietà e l’attuale presidente della Regione. Un dejà vu, basta ricordare il master plan. Continuare con questi due livelli è controproducente. Il rischio è non trovarci di fronte a un progetto generale integrato ma davanti a una piccola operazione immobiliare che non servirà al rilancio del sistema Costa Smeralda. Noi siamo per un intervento organico da realizzare in modo partecipato. Se costretti utilizzeremo i metodi sostitutivi previsti dalla legge per portare il tema del piano del Qatar in consiglio comunale».

Nel vertice all’hotel Cervo con i big della Qatar Holding è stato deciso di avviare i tavoli tecnici per esaminare la bozza di piano e trasformarla in progetti operativi. L’amministrazione resta ancora in attesa della disponibilità di uno dei top manager qatarini, impegnati a curare il business del fondo sovrano in giro per il mondo, per un incontro ad Arzachena.

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