La Nuova Sardegna

Olbia

Via Vittorio Veneto, a fuoco il ricovero di alcuni senzatetto

di Antonello Palmas
Via Vittorio Veneto, a fuoco il ricovero di alcuni senzatetto

Fiamme tra le masserizie nell’ex dormitorio dei ferrovieri Tre immigrati sono stati salvati da un gruppo di volontari

23 maggio 2013
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OLBIA. Allarme per un incendio scoppiato in un ricovero di disperati nella tarda serata di ieri in via Vittorio Veneto. E tre persone, di nazionalità straniera, sono stati probabilmente salvati da gravi conseguenze dall’intervento di alcuni volontari. Erano le 23 quando i vigili del fuoco sono dovuti intervenire a tutta velocità: era stato infatti segnalato che nella palazzina che molto tempo fa ospitava la mensa e il dormitorio dei ferrovieri, ora utilizzata dai senza tetto come rifugio per la notte, si levavano delle fiamme.

Ad accorgersi di cosa stava succedendo erano stati i volontari dell’associazione Soccorso Sardo, che ha la sede non lontano la lì, dalla parte opposta della ferrovia. Un gruppetto si è precipitato nella zona della palazzina: i bagliori provenivano da una finestra al secondo piano, senza infissi, come tutte quelle del fabbricato in disuso. Rapidamente sono saliti per la rampa di scale e hanno trovato una situazione irreale, con tre persone, quasi certamente non italiani, che stavano in una stanza nella quale diverse masserizie avevano preso fuoco vicino a una macchina da caffè. Non sembravano rendersi conto del pericolo, anche perché uno di loro camminava con le stampelle; forse avevano bevuto, sta di fatto che sono stati trascinati al sicuro dai volontari che nel frattempo avevano avvisato i vigili del fuoco. Questi ultimi hanno spento l’incendio che rischiava di estendersi ulteriormente al solito panorama di desolazione fatto di immondizia e materassi che caratterizza questo genere di ricoveri. Quindi, ispezionando la zona esterna, hanno trovato una sorta di barbecue col fuoco acceso: qualcuno stava preparando la cena e, disturbato dal movimento, aveva lasciato perdere. E ha colpito tutti l’inattesa presenza di un contatore elettrico con i led accesi, come se nella palazzina fosse a disposizione la corrente. Nel frattempo i tre abitanti della stanza si sono allontanati dalla zona, mentre i vigili del fuoco hanno completato l’opera di bonifica.

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