La Nuova Sardegna

OLBIA. Felici, ma non troppo. Il commissariato, una delle vittime del mancato G8, viene consegnato alla polizia dopo quattro anni di attesa. La sua costruzione è un’esperienza per cuori forti. Con i fondi che sembravano scomparsi. Con i lavori che sono andati avanti con il contagocce per anni e l’incubo che lo scatolone che si affaccia su via Copenaghen rimanesse una incompiuta. Nel progetto originario doveva essere una questura, con un piano in più, e tanti uomini in più all'interno. Si è trasformato in un commissariato. Il sindaco non nasconde il suo rammarico. «Non è quello che volevamo – dice senza paura Gianni Giovannelli –. Doveva essere una questura, ci siamo trovati un commissariato. a siamo lieti che ora apra, anche se questo territorio ha necessità di più attenzione e sicurezza». Il questore Salvatore Mulas indica una strada. «Ora è il momento di puntare alla creazione del distretto di polizia – spiega Mulas –. La polizia aveva bisogno di questa struttura che ospiterà anche la stradale». L’edificio di oltre 5mila metri quadri è costato quasi 10 milioni di euro. «È stato complicato portarlo a termine dopo lo stop legato al trasferimento del G8 – afferma il provveditore alle opere pubbliche Donato Carlea –. È costruito in modo tale da poter in futuro essere ampliato. Il progetto originale prevedeva un piano in più». Il vice questore Fernando Spinicci ha mostrato l’edificio che avrà al piano terra anche due sale per il pubblico costituite solo da vetrate. «Vogliamo che la polizia venga vista come una casa di vetro – dice Spinicci – dai cittadini». Il trasloco sarà completato entro 10 giorni. (l.roj)