La Nuova Sardegna

Olbia

Ricostruzione, la strada è ancora lunga

di Dario Budroni
Ricostruzione, la strada è ancora lunga

Tre mesi dopo la tragedia, la città non è ancora uscita dal tunnel. Oggi il consiglio comunale, poi l’assemblea dei cittadini

18 febbraio 2014
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OLBIA. Cammina con passo lento e un lumicino di speranza, stordita e sofferente, dentro un tunnel dominato dal tormento. Sono passati tre mesi esatti dall’apocalisse di fango. E Olbia è ancora una città ferita, oppressa dalle angosce di un domani che tarda ad arrivare. Come in un limbo vissuto tra incertezze e desiderio di ricominciare. Olbia ancora non vede la fine del buio. Ma allo stesso tempo sta provando a reagire, lottando quotidianamente contro i postumi del 18 novembre. Oggi la distruzione non è più nelle strade ricoperte di fango e auto capovolte, ma vive nelle inquietudini di chi ha perso casa, azienda e ricordi. E vive soprattutto nei nomi delle vittime, 13 solo in Gallura, tra cui 2 bambini. Un contesto apocalittico dal quale la città sta però provando a venir fuori.

La ricostruzione. «Pian piano si sta esaurendo il numero delle persone che vivono ancora in albergo. Molti cittadini stanno tornando a casa – spiega il sindaco Gianni Giovannelli -. Per quanto ci riguarda stiamo lavorando su ogni fronte. La città ha bisogno di tornare alla normalità. Ma rimangono aperte molte questioni. Ancora siamo in attesa che il governo nazionale ci dia risposte relative all’utilizzo dei soldi che abbiamo e che ancora non possiamo utilizzare. Da parte dello Stato e della Regione servono risposte anche in merito ai risarcimenti alle imprese. Sicuramente, con la nascita dei nuovi governi, presenteremo tutte le nostre istanze».

La sicurezza. Ma l’amministrazione è impegnata anche sul fronte della sicurezza. «Dobbiamo fare in modo che ciò che è successo non accada più – continua Gianni Giovannelli -. Per questo stiamo portando avanti la messa in sicurezza di argini e fiumi. E stiamo lavorando a progetti per accedere a quei finanziamenti che ci permettano di mitigare il rischio idrogeologico. Un discorso che riguarda anche la messa a norma delle scuole della città».

I risarcimenti. Dopo una prima tranche di 480 persone, da oggi altri 305 cittadini alluvionati potranno ritirare il contributo una tantum di 800 euro, per il parziale ripristino dell’arredo dell’abitazione compromessa dall’alluvione, presso tutte le filiali del Banco di Sardegna. Ovviamente tutte le persone in possesso dell’ordinanza di sgombero per inagibilità dell’abitazione e che hanno presentato l’istanza nei termini. Molto probabilmente entro questa settimana, dopo l’esito di nuove verifiche per quanto riguarda la graduatoria, il Comune provvederà a risarcire anche gli altri aventi diritto. Il Comune ha inoltre pubblicando un bando per l’assegnazione delle borse di studio in favore degli studenti che hanno subìto danni dall’alluvione. Info: www.comune.olbia.ss.it.

Il consiglio comunale. Si riunirà questo pomeriggio alle 15 in seduta pubblica e urgente. Numerosi i punti all’ordine del giorno riguardanti l’alluvione. Saranno discusse le mozioni relative all’istituzione di una giornata della memoria e della rinascita, a un concorso per la realizzazione di un monumento, alla realizzazione di targhette che ricordino il livello raggiunto dall’acqua e al programma politico-amministrativo delle opere necessarie a garantire la sicurezza. Si discuterà anche l’istituzione di una commissione consiliare speciale sull’alluvione. Inoltre avverrà la surroga di un consigliere comunale e saranno comunicate alcune variazioni dei gruppi consiliari.

L’assemblea. Su richiesta del Comitato 18 novembre, l’amministrazione ha convocato un’assemblea che si terrà questa sera alle 19 nella sala conferenze del museo archeologico. Saranno discusse tutte le problematiche riguardanti il post alluvione. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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