La Nuova Sardegna

Olbia

Strage di Tempio, folla immensa ai funerali della famiglia Azzena

Strage di Tempio, folla immensa ai funerali della famiglia Azzena

L'uomo accusato del triplice omicidio ha fatto scena muta davanti al Gip Marco Contu. Rinuncia anche il secondo avvocato. Applausi e lacrime davanti alle bare delle vittime. Le vittime sono state strangolate. Domenica l'accusato guardava i Ris in mezzo alla folla. In duemila alla fiaccolata - VIDEO: Gli insulti - Parla il pm - FOTO: Il delitto - Le indagini - La fiaccolata - La camera ardente - I funerali
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TEMPIO. Troppo piccola la Cattedrale di San Pietro: una folla immensa partecipa ai funerali della famiglia Azzena _ Giovanni, Giulia e il piccolo Pietro _ sterminata sabato pomeriggio nell'abitazione di via Villabruna, nel centro storico di Tempio.

La messa, officiata dal parroco don Antonio Tamponi, è cominciata alle 15, con il messaggio del vescovo della Diocesi di Tempio Ampurias, monsignor Sebastiano Sanguinetti (impegnato a Roma per l'assemblea generale della conferenza episcopale) letto da un sacerdote. «Sono a Roma ma con lo strazio nel cuore sono spiritualmente vicino a tutti voi - le parole del vescovo - ai familiari del piccolo Pietro, di Giulia e di Giovanni Maria. Oggi è il giorno delle lacrime dell'intera città di Tempio, ma comunque in questi momenti dolorosi abbiamo bisogno del sostegno e della speranza di Dio, che solo la fede ci può dare. Non possiamo dimenticare che le tre vite rubate sono una triste e ingombrante eredità per tutti noi».

«Queste tragedie, purtroppo, non sono più fatti isolati - ha detto ancoraSanguinetti - si tratta bensì di una malattia dell'anima sempre più diffusa rispetto alla quale nessuno può dirsi estraneo, il disprezzo del valore e dei diritti fondamentali della persona».

Nella chiesa, gremita da una folla commossa, oltre ai familiari e amici delle vittime, ai compagni di scuola del dodicenne Pietro, presenti anche il sindaco di Tempio Romeo Frediani, con tutti i primi cittadini dell'Alta Gallura, compreso quello di Olbia, Gianni Giovannelli.

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Angelo Frigeri non risponde al gip. Angelo Frigeri ha deciso di non rispondere al giudice per le indagini preliminari. L'interrogatorio di garanzia, nel carcere sassarese di Bancali, dove è rinchiuso in isolamento, è durato pochi minuti. L’uomo accusato del triplice omicidio di Tempio Pausania, che pure aveva fatto ammissioni davanti inquirenti che lo hanno arrestato, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Frigeri è comparso davanti al gip Marco Contu e al sostituto procuratore Angelo Beccu che ha seguito le indagini sin dall'inizio, Ad accompagnarlo c’era il suo difensore nominato d'ufficio, Maurizio Mani, che ha accettato l’incarico dopo le dimissioni di altri due legali che lo hanno preceduto. Il gip ha quindi convalidato il fermo riservandosi a breve di stabilire la misura cautelare.

Frigeri è accusato di omicidio plurimo aggravato dalla crudeltà per il triplice assassinio compiuto sabato scorso a Tempio Pausania e che ha sterminato la famiglia Azzena, padre, madre e figlio di 12 anni.

Ieri, era trapelato che Angelo Frigeri aveva detto di provare rimorso. Il 32 tempiese, accusato del triplice omicidio della famiglia Azzena, scoperto sabato sera a Tempio Pausania, era stato interrogato alla presenza del suo nuovo avvocato, Gianfranca Sotgiu, che poi ha datio le dimissioni.

Gli elementi finora raccolti indicano in Frigeri l’unico assassino di Giovanni Azzena, di sua moglie Giulia Zanzani e del loro figlio Pietro di 12 anni, testimone scomodo dell’uccisione dei genitori.

Restano ancora molti punti da chiarire, movente compreso: sembra ruotare a vicende di usura in cui Azzena era coinvolto, ma non si escludono altre questioni.

Il terzo legale: «L'assistenza è un dovere». «L'assistenza tecnica, nel corso di un passaggio istruttorio importante come la convalida del fermo, non deve essere messa in discussione da nessuno». Lo ha detto l'avvocato Maurizio Mani, difensore d'ufficio di Angelo Frigeri, spiegando la sua decisione di partecipare all'udienza in carcere per la convalida dell'arresto dopo la rinuncia dei due colleghi che lo hanno preceduto (Giovanni Azzena e Gianna Sotgiu) «Qualunque incombenza abbia da assolvere e salvo complicazioni personalissime molto gravi - ha aggiunto - chi è inserito nelle liste dei difensori d'ufficio è tenuto ad assolvere la propria funzione»

Il gip: Frigeri non ha agito da solo. Il gip Marco Contu ha deciso: Angelo Frigeri resta in carcere. Il gip non ha convalidato il fermo, perché mancano i presupposti per il pericolo di fuga dell’accusato, ma ha contestualmente accordato la richiesta di custodia cautelare in carcere, formulata dal pm Angelo Beccu, per il rischio di inquinamento probatorio e reiterazione del reato, sulla base dei gravi indizi già emersi nei giorni scorsi. Frigeri dunque resta rinchiuso nel carcere sassarese di Bancali e nei prossimi giorni sarà nuovamente ascoltato dai magistrati.

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