Guerra di Confartigianato agli abusivi della bellezza
L’associazione denuncia la crescita di parrucchieri ed estetisti illegali in Costa Pirina: «Servono più controlli, la concorrenza sleale uccide il settore in difficoltà»
ARZACHENA. Confartigianato dichiara guerra ai colpi di spazzola abusivi. Parrucchieri ed estetisti denunciano il danno causato dai finti imprenditori della bellezza. Decine e decine di persone che bussano alle porte di residenti e vacanzieri per proporre trattamenti estetici, massaggi, cerette, pieghe e colori senza alcuna competenza professionale. Gli imprenditori del benessere della Confartigianato dicono basta a questo sistema. A sostenerli nella battaglia di giustizia l’associazione di categoria guidata a livello locale da Agostino Pirina. «Denunciamo pubblicamente la concorrenza sleale che subiamo da parte degli abusivi – è l’urlo delle partite Iva di Arzachena e della Costa Smeralda –. Ma abbiamo deciso di non muoverci in ordine sparso. Al nostro fianco ci sono i legali della Confartigianato». Con l’arrivo dell’estate i venditori di bellezza invadono le spiagge della Costa Smeralda, propongono i loro servizi sugli yacht, nelle ville. Un colpo basso alle imprese in regola. «I nostri artigiani non si nascondono – dichiara Pirina –. Rappresentiamo la delusione e la frustrazione di diverse decine di operatori del settore, acconciatori, estetisti che vivono del loro lavoro, danno occupazione, creano reddito. Prima di poter avviare le loro attività hanno dovuto affrontare un percorso di formazione e specializzazione lungo e complesso che gli ha consentito di ottenere i requisiti per offrire servizi che hanno un profondo impatto sull’immagine e la salute delle persone». Confartigianato chiede maggiori controlli sul territorio. «In uno Stato in cui i costi per il mantenimento di una impresa sono alle stelle e in un settore in cui gli adempimenti, non solo quelli di carattere fiscale, previdenziale e assicurativo sono giustamente molto stringenti in tema di salute e sicurezza – aggiunge Pirina – vediamo l’esercizio abusivo della professione che viene compiuto alla luce del sole. Volantini, biglietti da visita, ambulanti che propongono massaggi e trattamenti di bellezza operano sul mercato in un modo così spudorato da offendere la correttezza professionale degli imprenditori veri».
L’associazione di categoria lancia anche un appello ai consumatori. Un invito a non rivolgersi al mercato nero della bellezza. «Siamo tutti consumatori consapevoli – conclude Pirina –, che in cambio di un risparmio, tra l’altro tutto da dimostrare, ci esponiamo al rischio di farci mettere le mani addosso da soggetti che non ci offrono un briciolo di garanzie igieniche e sanitarie. Ma il rischio di malattie è troppo alto per rischiare. Riflettiamo bene prima di scegliere un abusivo».
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