La Nuova Sardegna

Olbia

L’estate è alle porte, ma per Pittulongu è ancora l’anno zero

di Dario Budroni
L’estate è alle porte, ma per Pittulongu è ancora l’anno zero

Dal comitato della frazione un appello agli amministratori: lavori in ritardo, pochi servizi e manca un vigile di quartiere

3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Pittulongu arriva alla prova costume decisamente fuori forma. La bella stagione è praticamente alle porte e lei scopre di essere ancora impresentabile. Vecchia storia. La frazione che dà sul mare ha la fama di essere lo specchio della città. Almeno durante l’estate. Ma il suo riflesso appare puntualmente poco luminoso. Così il comitato di frazione interviene e lancia l’ennesimo appello. «Ancora non si riesce a valorizzare Pittulongu. Adesso qui arrivano anche i crocieristi. E cosa vedono? Sporcizia e degrado» attacca Pietrino Marras, il presidente del comitato della frazione nato due anni fa. «Si potrebbe fare molto, anche con pochi soldi. E ne usufruirebbero sia olbiesi che i turisti – continua Marras -. Qui i residenti sono circa 1300. E la cifra raddoppia con i domiciliati. D’estate, invece, Pittulongu conta anche 6mila persone». L’attivo comitato ha da tempo instaurato un dialogo con l’amministrazione comunale. Qualcosa è stato fatto, dalla segnaletica alla variazione degli orari estivi dei bus, ma la lista delle carenze è ancora chilometrica.

Urbanistica. Pittulongu è un posto strano. Ha i suoi abitanti, d’estate esplode di presenze, tutte spalmate lungo le spiagge. Ma non ha una piazza, un centro d’aggregazione. Così il comitato chiede innanzitutto questo: un luogo in cui la comunità possa incontrarsi. Poi gli attenti abitanti di Pittulongu chiedono anche che vengano rivisti i confini demaniali, in modo da eliminare porzioni di giardini privati che occupano spiagge e scogli, come per esempio quello che divide le spiagge Mare e Rocce e Pellicano. Il comitato sollecita anche l’amministrazione affinché la zona alta del borgo venga inserita nel piano di risanamento. Poi lancia un’idea: cioè che gli oneri della Bucalossi delle nuove costruzioni vengano usati per lavori urgenti.

Lavori pubblici. Qui le richiese del comitato sono numerosissime. Gli abitanti vorrebbero presto vedere sistemati gli ingressi alle spiagge e anche le strade al momento impraticabili. Poi pretendono che venga mitigato il rischio idrogeologico, visto che la frazione è spesso soggetta alle esondazioni dei canali, che provocano poi l’allagamento della zona bassa e di numerose abitazioni. Il comitato chiede anche un piano di viabilità esteso a tutta la frazione, scivoli e passerelle per diversamente abili e la sistemazione di dissuasori per evitare il posteggio selvaggio in prossimità delle spiagge. Inoltre anche la sistemazione di una via di fuga nella zona alta in caso di incendi.

Ambiente e sicurezza. La lista del comitato non tralascia proprio nulla. Secondo gli abitanti la frazione avrebbe bisogno di un servizio di raccolta rifiuti potenziato durante l’estate, di una maggiore pulizia di strade e cunette e di un controllo più incisivo nei terreni incolti, per evitare gli incendi. L’anima verde del comitato chiede anche la creazione di barriere per la riformazione delle dune e la valorizzazione degli stagni. Si richiede anche la presenza di un vigile di quartiere.

Poste e mercatino. Ma Pittulongu sogna pure un mercatino rionale, almeno d’estate. E sogna anche di rendersi autonoma da Olbia per quanto riguarda la posta. Al momento si sta valutando l’idea del postino telematico e a domicilio. Si domanda anche di poter utilizzare lo sportello bancomat dell’ufficio postale di zona industriale, ora dedicato solo alle imprese.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Capo Figari

Mistero sui fratelli dispersi in mare: nelle foto si vede una barca

di Marco Bittau
Le nostre iniziative