La Nuova Sardegna

Olbia

Rischio idrogeologico, è polemica sui 5 milioni

di Giampaolo Meloni
Rischio idrogeologico, è polemica sui 5 milioni

Fasolino (Fi) vota contro in commissione: briciole rispetto ai danni della città Meloni (Pd) vota sì: puntare a un intervento complessivo sulla sicurezza

07 agosto 2014
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OLBIA. Cinque milioni (su trenta per la Sardegna) destinati a Olbia per la mitigazione del rischio idrogeologico. «Briciole», contesta Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci e consigliere regionale di Forza Italia. «Non era proprio possibile avallare un provvedimento che stanzia per Olbia solo poche briciole». Così ha motivato il suo no, unico voto contrario nella IV Commissione, Lavori pubblici e Ambiente, chiamata ieri a dare un parere sulla delibera proposta dalla giunta. «Non mi soffermerei sulla questione dei piccoli interventi, ma sulla necessità di battersi per ottenere una misura complessiva per sanare tutti i problemi della città, che una volta per tutte deve poter vivere in sicurezza», ribatte il sindaco di Loiri Porto San Paolo e consigliere regionale del Pd Giuseppe Meloni che in commissione ha votato a favore. Aggiunge Gianni Giovannelli, sindaco di Olbia: «Dobbiamo sanare le ferite del passato e dell’alluvione e allo stesso tempo mandare in porto tutti i progetti necessari per evitare altri disastri».

Nessuna resa. L’impostazione della giunta regionale accende la polemica politica. Dall’opposizione Fasolino grida allo «scippo» e bacchetta l’esecutivo: «La giunta regionale ha il dovere di mettere in campo, non dico l’impossibile, ma perlomeno il massimo quando si parla di problematiche idrogeologiche, di sicurezza idraulica, di mitigazione e di opere di adeguamento di attraversamenti stradali». Ribatte Giuseppe Meloni: «Capisco che maggioranza e opposizione abbiamo responsabilità diverse. Devo dire che come sindaco sono ancora in attesa degli interventi promessi dalla giunta Cappellacci per l’alluvione del 2008».

Il dossier. Insomma, ferite aperte e misure adeguate ancora tutte da definire. Per questo il Comune prepara una radiografia dettagliata con tutti gli interventi necessari per mettere in piena sicurezza la città. Appena completata, nei prossimi giorni la relazione sarà inviata ovunque, a cominciare dalla presidenza della Regione e del Consiglio dei ministri. Giovannelli insiste su entrambe le direttrici d’intervento: la ricostruzione dopo l’alluvione e le opere di prevenzione per il futuro. «A noi non importa di fare guerre tra i Comuni che hanno avuto più o meno risorse, in proporzione adeguata o meno ai danni subiti», chiarisce in prima battuta il sindaco di Olbia. Di certo possiamo dire che le risorse di cui si parla sono risibili rispetto alle esigenze». Cifre che comprendono (anzi, dovrebbero comprendere) sia le misure della Regione per la mitigazione del rischio idrogeologico e sia i cinque milioni promessi dal Governo. «Il fatto è che nulla delle somme previste è stato erogato» ,ricorda il sindaco.

Il vertice all’Adis. A problema si aggiunge problema: «Perché neppure sono stati individuati i percorsi e i tempi, che devono essere rapidi se non vogliamo fare i conti con un altro dramma. Le risorse in dotazione alla Protezione civile (20 più 12 milioni) non sono state neppure sufficienti per affrontare la prima emergenza». Uno scenario che non trova aiuto nel blocco del Patto di stabilità. Argomenti di cui si è è parlato anche ieri a Cagliari, nell’incontro che il vicesindaco Careddu ha avuto con i responsabili dell’Adis (Agenzia del bacino idrografico).

Piano complessivo. Nessuno spezzatino ma una operazione complessiva che consenta di mettere Olbia in sicurezza una volta per tutte, cancellando i traumi del passato e scongiurandoli per il futuro. Su questo obiettivo preferisce puntare Giuseppe Meloni. «Anch’io sono scettico, ma il punto non è se sia adeguata la cifra dei 5 milioni. Ho chiesto espressamente all’assessore di tenere conto della particolare situazione di rischio di Olbia e di riservare un’attenzione molto più ampia e articolata con interventi decisivi che potrebbero anche richiedere ben più di cinque o anche di trenta milioni per permettere alla città di Olbia di vivere in sicurezza». Prospettiva sulla quale Giuseppe Meloni punta attraverso i lavoro del “tavolo tecnico” istituito specificamente per Olbia. Intanto ha chiesto all’assessore che nella ripartizione degli 11 milioni restanti si consideri la particolare situazione di Olbia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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